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Questo articolo è stato pubblicato il 19 agosto 2014 alle ore 11:17.
L'ultima modifica è del 19 agosto 2014 alle ore 16:36.

Antonio Conte durante la conferenza stampa. (LaPresse)Antonio Conte durante la conferenza stampa. (LaPresse)

Antonio Conte è ufficialmente il nuovo ct della Nazionale. L'ex tecnico della Juve ha firmato il contratto che lo legherà agli azzurri per i prossimi due anni. «Sono sulla panchina sulla quale vorrebbero stare tutti gli allenatori: per me è un orgoglio che Carlo Tavecchio abbia pensato a me», sono state le prime parole di Conte da commissario tecnico. Gli ultimi dettagli del contratto che legherà Antonio Conte alla Figc per i prossimi due anni sono stati definiti ieri sera con il presidente della Figc Carlo Tavecchio.

Tavecchio: nazionale a Conte chiavi in mano
«Per ingaggiare Conte abbiamo usufruito del supporto dello sponsor (Puma, ndr), con un contratto innovativo. Ma la nazionale è affidata a Conte chiavi in mano: non ha bisogno di consigli» Lo ha detto il presidente federale Carlo Tavecchio, parlando del contratto del nuovo ct in occasione della presentazione ufficiale all'hotel Parco dei Principi, nel quartiere Parioli a Roma. Nei giorni scorsi Tavecchio avevo assicurato che «Puma non può fare nessuna formazione».

Conte: orgoglioso, io su panchina che tutti vorrebbero
«Sono sulla panchina sulla quale vorrebbero stare tutti gli allenatori: per me è un orgoglio che Carlo Tavecchio abbia pensato a me». Sono state queste le prime parole di Antonio Conte da commissario tecnico della nazionale. E ha aggiunto: «Per me la vittoria è sempre stata una dolce condanna, la sconfitta una "morte" temporanea: cercherò di portare questa mentalità anche in nazionale».

Sponsor? niente e nessuno decide a posto mio
Risposto, durante la presentazione, a una domanda sulle polemiche per il peso dello sponsor all'interno del suo contratto Conte ha detto laconico: «Chi conosce Antonio Conte sa che niente e nessuno potrà mai decidere al posto mio»

Valuto calciatori ma anche uomini
Mentre sulla convocazione in nazionale di Balotelli, il nuovo ct ha dichiarato: «In questo momento non parlo dei singoli: tutti i calciatori italiani sono convocabili, ma la convocazione va meritata. Io valuto il giocatore, ma anche gli uomini. Guardo a quel che succede in campo e anche fuori». E ha aggiunto: «Ho sempre fatto così: tra un buon giocatore ottimo uomo e un ottimo giocatore buon uomo, scelgo sempre il primo».

Stipendio in parametri Figc, poi ci sono diritti immagine
«Il mio stipendio è nei parametri della Figc: poi c'è la mia immagine, costruita nel tempo, e per la quale ho ceduto i diritti alla Figc come non avevo mai fatto prima». Così Conte ha risposto alle domande sulle polemiche per l'ingaggio di 4 milioni l'anno, tra stipendio e sponsor. «E' stato dato il giusto riconoscimento ai miei diritti d'immagine» ha aggiunto, precisando di aver «rinunciato» a qualcosa rispetto ai suoi precedenti parametri. «E' stato un investimento», ha commentato il presidente Tavecchio

Il contratto
Nonostante Conte si appresti a diventare uno dei ct più pagatidella storia azzurra, la federazione farà uscire dalle casse una cifra pari a quella dell'ingaggio del precedente allenatore. Conte percepiva alla Juventus 3,5 milioni netti a stagione (pari a un lordo di circa 7 milioni), mentre l'ex ct Cesare Prandelli aveva un contratto di 1,7 milioni netti (3,2 lordi). La trattativa Tavecchio-Conte avrebbe portato a un accordo complessivo che prevede un compenso minimo, inclusi i bonus facili, analogo a quello percepito alla Juventus di 3,5 milioni. La Figc pagherà una cifra vicina al tetto massimo che si è imposta (1,6/1,7 milioni, vale a dire di quasi 3,2 milioni lordi), mentre la somma restante di poco meno di 2 milioni netti all'anno sarà coperta dagli sponsor, con Puma in prima fila (per assicurare i quali occorrerà una spesa pari al doppio).

Con Juventus si era esaurito ciclo
Quanto alle dimissioni da ct della Juventus Conte ha ribadito in conferenza stampa che «con la Juve si era esaurito un ciclo». E ha aggiunto: «Ci vuole coraggio, per non dire altro...ci vogliono gli attributi per dire basta». E poi ha rivelato: «Non pensavo di rientrare in pista dopo soli 35 giorni: pensavo di aggiornarmi in giro dell'Europa. Aspettavo un top club, durante la stagione o a fine anno; poi è arrivato un top top club e a me piacciono le sfide. Mi affascinano».

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