Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2014 alle ore 11:43.
L'ultima modifica è del 21 agosto 2014 alle ore 14:48.

My24

«Proviamo un senso di ribrezzo nel constatare che un Presidente del Consiglio possa ancora scendere a patti con Berlusconi sulla giustizia». I deputati e i senatori M5s delle commissioni Giustizia di Camera e Senato confermano sul blog di Beppe Grillo quaanto preannunciato ieri: no all'incontro in programma oggi con il ministro Orlando per illustrare le proposte del Movimento sulla Giustizia. Il niet induce il premier Renzi a ritwittare un messaggio polemico del presidente dell'Assemblea nazionale Pd, Matteo Orfini: «E i grillini rifiutano il confronto sulla riforma della Giustizia... Coi terroristi bisogna interloquire ma guai farlo con il governo...».

No all'incontro con il ministro
Nella lunga lettera indirizzata al Guardasigilli, Andrea Orlando, i grillini dicono no ad una «riforma della giustizia di Berlusconi», corredando il messaggio con un fotomontaggio che mostra Berlusconi dietro le sbarre di una galera, con le manette ai polsi. M5S spiega di aver deciso di disertare l'incontro di oggi con il ministro della Giustizia per evitare una «chiacchiera ferragostana sul più e il meno» dal momento che, lamentano i 5 Stelle, il ministro non ha risposto ad una mail - mandata una settimana fa - nella quale i grillini chiedevano di conoscere i contenuti dell'incontro. «Siamo contrari agli incontri "di facciata" al chiuso delle stanze - incalzano i grillini subito dopo - riteniamo che in Italia la Giustizia necessiti di un impegno serio e trasparente».

Le priorità del Movimento 5 Stelle
Per questo, spiegano nella lettera, «le indichiamo, qui di seguito, le vere priorità in materia di giustizia del Parlamento e del suo dicastero. Noti bene - sottolineano i 5 Stelle - che l'aver anteposto la parola Parlamento non è casuale. Dovremmo essere ancora in un regime democratico di divisione dei poteri ove tocca al Parlamento legiferare ed al governo eseguire». Per i 5 Stelle le priorità sono: legge anticorruzione, rivedere il sistema di prescrizione, tempi certi ma ragionevoli dei processi.

Orlando incontra FI (Sel e Lega disertano come il M5S)
In mattinata, mentre il web registrava lo scambio polemico M5S-premier, al ministero della Giustizia si è svolto il programmato "mini-vertice" tra il ministro Andrea Orlando e l'opposizione, che però ha visto schierato, per Forza Italia, solo il senatore Giacomo Caliendo. Oltre ai 5 Stelle hanno infatti dato forfait la Lega Nord e Sel. Positivo il primo commento dl Guardasigilli che ha parlato di «incontro utile», da cui sono emerse «sollecitazioni a intervenire su alcuni ulteriori punti» per la riforma della giustizia «che ci riserviamo di affrontare». Ieri il Guardasigilli aveva incontrato le forze di maggioranza, sempre per fare il punto sul pacchetto di riforme per la Giustizia da portare al Consiglio dei ministri del 29 agosto. Orlando ha poi rimandato al mittente le ultime accuse del M5S di un "patto del Nazareno" segreto sui temi della giustizia: «Non facciamo accordi più o meno segreti con nessuno: esiste una maggioranza che fa delle proposte e che si confronta con tutti».

Caliendo (FI): cautela a ripenalizzare il falso in bilancio
A caldo, l'"ambasciatore" di Forza Italia Giacomo Caliendo, membro della commissione Giustizia del Senato, ha invece espresso la sua delusione «per il rinvio sulla riforma delle intercettazioni», altro capitolo previsto dei 12 punti per la riforma della Giustizia messo in campo dal Governo. Quanto al capitolo falso in bilancio, «Bisogna stare attenti a non ripenalizzarlo» perchè questo «avrebbe degli effetti negativi sull'economia». In particolare, Caliendo ha ricordato al Guardasigilli le « violazioni formali che prima delle modifiche apportate nel 2005 venivano considerate falso in bilancio. Questo comporterebbe un effetto negativo sull'economia». Infine, la riforma del processo civile «deve essere tale da ridurre la possibilità di accesso alla giustizia per i meno abbienti, perchè aumentare i costi di accesso alla giustizia significa non avere la possibilità di avere giustizia».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi