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Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2014 alle ore 20:44.
L'ultima modifica è del 31 agosto 2014 alle ore 21:12.

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«Abbiamo dato scosse molto forti, tutti quelli che seguono l'azione di Governo vedono la forte volontà di disincagliare la nave, una nave che è fortemente incagliata». Dalla Festa dell'unità di Bologna il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, difende le mosse dell'Esecutivo, a partire dal decreto legge Sblocca-Italia. E si dice fiducioso sul futuro: «Queste spinte riescono a dare un po' di mobilità, poi quando prenderà il largo, la nave navigherà».

«I mille giorni non sono un rallentamento»
Matteo Renzi domani alza il sipario sui "mille giorni", il programma di legislatura con cui vuole cambiare «passo dopo passo», come recitano lo slogan e il sito dedicato. Spiega Delrio, negando ancora una volta che ci sia un segreto intorno al patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi, che «i mille giorni non rappresentano un rallentamento, ma il tempo per far atterrare le riforme nella vita quotidiana delle persone». Pubblica amministrazione, lavoro, nuovo Senato, legge elettorale, e ora giustizia e scuola: l'elenco è lungo. «Nessuno - aggiunge, replicando al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi - ha promesso di cambiare il paese in trenta giorni, abbiamo voluto dare uno choc normativo nei primi sei mesi molto forte».

Opere: dopo lo Sblocca-Italia ci sarà la legge di stabilità
Sul decreto legge approvato venerdì dal Consiglio dei ministri, Delrio chiarisce: «Non è l'elenco delle opere che si fanno e non si fanno. Precisiamo questa cosa. Con lo Sblocca-Italia abbiamo individuato alcune opere che avevano problemi burocratici o che necessitavano di accelerazione e che ora avranno una priorità di tempistica. Cioè che sono cantierabili entro date certe, immediate». Un programma che non va confuso con «il piano delle opere che sarà nella legge di stabilità, dove verranno confermati gli investimenti strategici».

Sgravi per la ricerca

Infine il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha annunciato: «Mi sento - ha detto - di accogliere la richiesta di Confindustria di sgravi per la ricerca. Ricerca e innovazione sono capitoli importanti per far ripartire il nostro sistema della imprese». Delrio ha anche aggiunto: «Pensiamo a sconti per chi assume giovani ricercatori».

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