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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2014 alle ore 07:24.

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La nascita della nuova Commissione europea, che sarà presieduta dall'ex premier lussemburghese Jean-Claude Juncker, prevede non pochi passaggi procedurali. L'obiettivo dell'establishment politico è di fare sì che possa entrare in funzione il 1° novembre, alla scadenza dell'attuale esecutivo comunitario, guidato dal portoghese José Manuel Barroso, e dopo un voto di fiducia al Parlamento europeo atteso tra il 20 e il 23 ottobre.

Attualmente, Juncker, 59 anni, sta decidendo come distribuire i portafogli tra i 27 candidati-commissario. L'obiettivo è di presentare la lista all'inizio della settimana prossima. Successivamente, il Consiglio europeo dovrà fare propria la compagine messa a punto dall'ex premier lussemburghese, che tra oggi e giovedì avrà incontri a tu per tu con tutti i candidati, tenendo in conto i desiderata dei governi nazionali. Poi toccherà al Parlamento europeo.

Una volta nota la lista dei commissari, le diverse commissioni parlamentari prepareranno nel giro di una settimana una serie di domande scritte da inviare ai candidati. Questi avranno poi dieci giorni per rispondere ai quesiti. Successivamente, verranno organizzate le audizioni pubbliche, tra fine settembre e inizio ottobre. L'ultimo passaggio, se tutti i candidati passano l'esame, è il voto di fiducia in aula sull'insieme della compagine, che potrebbe avere luogo tra il 20 e il 23 ottobre.

La Commissione Juncker, che secondo l'entourage dell'ex premier avrà un numero particolarmente elevato di portafogli economici, dovrebbe ricevere l'appoggio di Popolari, Socialisti e Liberali. Il centro-sinistra ha detto che boccerà una compagine con meno di nove donne. Per ora, sono sei (ma alcuni paesi potrebbero effettuare dei cambiamenti). Già in passato l'assemblea ha bocciato alcuni candidati, come l'italiano Rocco Buttiglione che nel 2004 definì l'omossessualità un peccato.

In difficoltà potrebbero essere questa volta l'ungherese Tibor Navracsics, al centro di una controversia tra Bruxelles e Budapest sulla riforma della giustizia; o lo spagnolo Miguel Arias Cañete, accusato di prese di posizione sessiste. Nella Commissione affari monetari, presieduta dall'italiano Roberto Gualtieri (Partito democratico), c'è la volontà di assicurare che i candidati responsabili di un portafoglio economico siano tutti pronti a lavorare per rilanciare la crescita.

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