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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2014 alle ore 14:29.
L'ultima modifica è del 03 settembre 2014 alle ore 15:53.

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«Dopo il sostegno della Francia, abbiamo anche il consenso della Germania a Frontex Plus, e il riconoscimento del grande impegno italiano. È un giorno importante». Lo ha detto il ministro degli Interni, Angelino Alfano, dopo l'incontro a Berlino con il suo omologo tedesco, Thomas de Maiziere. Al centro degli incontri, la questione dell'immigrazione nel Mediterraneo alla luce della decisione europea di lanciare entro novembre l'operazione Frontex Plus a largo delle coste italiane. L'appoggio tedesco è stato confermato dal ministro de Maiziere, che ha detto: «L'Italia in questo momento ha un ruolo di particolare responsabilità e gode del nostro pieno appoggio» sul fronte dell'immigrazione. Nel pomeriggio, al termine dell'incontro a Madrid con l'omologo spagnolo, Jorge Fernandez Diaz, Alfano annuncia poi su twitter che «anche la Spagna è dalla nostra su Frontex plus».

Alfano a Berlino e Madrid
La doppia missione di Alfano a Berlino e Madrid costituisce un seguito degli incontri avuti nei giorni scorsi da Alfano con la commissaria europea, Cecilia Malmstrom, e con l'omologo francese, Bernard Cazeneuve, che ha già annunciato che la Francia parteciperà alla nuova operazione di controllo nel Mediterraneo.

Operazione Frontex plus al via a novembre
Lo scorso 27 agosto la Commissione europea si è impegnata entro novembre a rafforzare la presenza europea nel controllo del Mediterraneo, per aiutare l'Italia nella gestione dei flussi migratori provenienti dall'Africa. L'obiettivo è prima di tutto unire le due operazioni di Frontex (l'agenzia Ue per il controllo delle frontiere con sede a Varsavia) nel Mediterraneo, denominate Hermes (area di intervento: il canale di Sicilia) e Aeneas (mar Jonio davanti alle coste di Calabria e Puglia). La nuova operazione, Frontex Plus, dovrebbe avere a disposizione più mezzi e più personale. Ma tutto dipenderà dai contributi, su base volontaria, dei vari Paesi. Tanto più che non vi è stata finora la volontà politica dei 28 Paesi di rafforzare Frontex fino a prevedere un trasferimento di competenze dagli Stati membri all'agenzia europea.

Mare Nostrum in via di esaurimento
Per il ministro Alfano Frontex Plus è destinata a sostituire Mare Nostrum, la costosa (9 milioni di euro al mese) operazione lanciata dal governo Letta a seguito di un drammatico naufragio al largo di Lampedusa nel 2013. Su questo aspetto, la commissaria Malmstrom è stata più cauta («Frontex Plus sarà complementare a Mare Nostrum»). La prudenza della Commissione è dettata da almeno due considerazioni. In primo luogo, il mandato di Frontex è più limitato rispetto a quello di una operazione decisa da uno Stato membro. In secondo luogo, la commissaria prima di esporsi vuole capire quanti Paesi contribuiranno effettivamente alla nuova operazione nel Mediterraneo meridionale e orientale.

Il nodo risorse
Poiché Frontex non ha mezzi navali e personale (è solo un'agenzia per lo studio e le analisi dei fenomeni migratori con sede a Varsavia) la Commissione Ue chiederà agli altri Stati membri di mettere a disposizione mezzi navali e uomini per collaborare con l'Italia nel pattugliamento del Canale di Sicilia. Appello finora rimasto inascoltato, come dimostra la presenza ad Augusta da molti mesi di una sola unità non italiana, un pattugliatore d'altura della Slovenia, non propriamente Paese mediterraneo.

Verso il Consiglio Ue di Lussemburgo a ottobre
Se tutto andrà per il meglio e se alcuni Paesi del Mediterraneo collaboreranno si metterà in atto qualcosa di molto simile a quanto l'Unione europea ha già sperimentato in altri teatri con l'operazione antipirateria. Nel frattempo le decisioni concordate il 27 agosto verranno sottoposte ai ministri dell'Interno degli altri Stati membri durante la riunione del Consiglio Ue, il 9 e 10 ottobre a Lussemburgo. Sarà quello il primo banco di prova per capire se Frontex plus avrà davvero un futuro.

Le differenze tra Frontex plus e Mare Nostrum
La grande novità consisterà nel fatto che Frontex plus non si spingerà più in acque internazionali. La nuova operazione Ue dovrà sorvegliare le frontiere e perciò si dovrebbe dispiegare all'interno delle acque territoriali italiane ed europee, diversamente da Mare Nostrum che invece si estende anche alle acque internazionali. Frontex plus insomma non si dovrebbe più spingere in acque internazionali per soccorre i barconi, ma aspetterà che questi ultimi entrino in acque italiane.

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