Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2014 alle ore 18:03.
L'ultima modifica è del 03 settembre 2014 alle ore 20:34.

My24

Il Brasile in recessione? Pare di sì, i due trimestri consecutivi di crescita negativa lo inchiodano, secondo le convenzioni statistiche internazionali, a una "recessione tecnica". Tuttavia, nel pieno del dibattito economico interno, alimentato dalla frenesia della campagna elettorale per il voto presidenziale del 5 ottobre, c'è chi continua a scommettere, senza indugi, sul gigante latinoamericano.

La casa automobilistica General Motors, che commercializza veicoli con il marchio Chevrolet, ha annunciato investimenti per 2,9 miliardi di dollari, nei prossimi 5 anni.
Mary Teresa Barra, direttore generale di GM, ha spiegato che l'investimento sarà destinato «a nuovi prodotti, miglioramento dei modelli già in produzione, nuove tecnologie e mantenimento degli attuali impianti di assemblaggio».

La Gm è presente in varie città del Paese: nello Stato di San Paolo a Sao Caetano do Sul e Sao José dos Campos. Mentre nello Stato di Rio Grande do Sul ha un impianto a Gravataì. La Gm non è affatto intimorita dal rallentamento della congiuntura brasiliana tanto che Barra ha ricordato che «la casa automobilistica è presente da quasi 90 anni e continuerà a onorare un impegno di lungo periodo».

Durante l'annuncio dell'investimento, Barra ha ringraziato la presidenta Dilma Rousseff per le misure di stimolo alla produzione, come la riduzione dell'Imposta sui prodotti industriali per i veicoli.

Gm è una delle case più affermate in Brasile e, oltre alla produzione di veicoli, possiede fabbriche di componentistica e un centro tecnologico di ricerca.

Il Brasile cerca di contrastare la corsa del Messico, potenza mondiale dell'industria automobilistica che ha superato il Giappone nella classifica dei Paesi esportatori. Le ultime tre marche sbarcate in Messico sono state Nissan, Honda e Mazda. Un successo, quello del Messico, principalmente imputabile agli investimenti internazionali ma soprattutto al facile accesso al mercato americano.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi