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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2014 alle ore 19:01.
L'ultima modifica è del 03 settembre 2014 alle ore 21:26.

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Su Frontex plus, la nuova operazione Ue di controllo della frontiera mediterranea annunciata per novembre, Europa e Italia tornano a parlare due lingue diverse. Il programma europeo Frontex Plus «non potrà sostituire Mare Nostrum» perché avrà risorse «più limitate» e non avrà la capacità dell'operazione avviata nell'ottobre 2013 dalle autorità italiane e che ha già salvato centomila persone nel Mediterraneo. Lo ha affermato il commissario agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, rispondendo oggi a Bruxelles alle domande degli eurodeputati della commissione per le Libertà civili del Parlamento Ue. Così facendo ha di fatto smentito quanto auspicato e annunciato lo scorso 27 agosto dal ministro Alfano, che nella conferenza congiunta con la commissaria Malmstrom a Bruxelles in occasione del lancio dell'operazione Frontex Plus aveva assicurato: «Mare Nostrum è destinata ad essere sostituita da Frontex plus, oggi abbiamo gettato la base per realizzare questo, che è un nostro obiettivo».

Malmstrom: Frontex plus non sostituirà Mare Nostrum
Il commissario Ue ha spiegato che Frontex Plus «non sarà una copia di Mare Nostrum». A una domanda specifica sul futuro di Mare Nostrum, che il governo italiano vorrebbe gradualmente superare, la Malmstrom ha sottolineato che si tratta di una decisione «che deve essere presa dalle autorità italiane». Quello che è chiaro, però, è che la nuova operazione Ue, il cui mandato sarà definito nelle prossime settimane, «non potrà sostituire Mare Nostrum». La Malmstrom ha ribadito l'appello a tutti i Paesi membri dell'Ue affinché diano il proprio contributo alle gestione dei flussi migratori. «E' importante arrivare a una responsabilità condivisa dei rifugiati, oggi ci sono sei Paesi che accolgono il 75% dei rifugiati (Germania, Francia, Svezia, Gran Bretagna, Italia e Belgio, ndr), mentre altri fanno troppo poco», ha concluso il commissario Ue. La scorsa settimana Malmstrom aveva sottolinea che "Frontex Plus punta a rafforzare l'assistenza all'Italia ed essere «complementare» rispetto a quanto è stato fatto finora» dall'Italia.

L'appoggio di Spagna e Germania all'Italia
Dopo il sostegno della Francia, ieri il ministro Alfano, in una doppia missione a Berlino e Madrid, aveva incassato il consenso della Germania e della Spagna a Frontex Plus, per aiutare l'Italia nella gestione dei flussi migratori provenienti dall'Africa. Tutto dipenderà infatti dai contributi, su base volontaria, dei vari Paesi. Tanto più che non vi è stata finora la volontà politica dei 28 Paesi di rafforzare Frontex fino a prevedere un trasferimento di competenze dagli Stati membri all'agenzia europea. Poiché Frontex (l'agenzia per il controllo delle frontiere con sede a Varsavia) non ha mezzi navali e personale la Commissione Ue chiederà agli altri Stati membri di mettere a disposizione mezzi navali e uomini per collaborare con l'Italia nel pattugliamento del Canale di Sicilia.

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