Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2014 alle ore 10:07.
L'ultima modifica è del 06 settembre 2014 alle ore 10:32.

My24

Entrambi in servizio da pochissimo, con la Sias non ancora completa nel suo consiglio, non hanno potuto prendere contatto con tutti i problemi e gli interlocutori del caso, ma l'occasione della gara di Monza dovrebbe portarli auspicabilmente già oggi al primo incontro ufficiale con Bernie Ecclestone.

Come spiega Ivan Capelli fiducioso, «sicuramente ci sarà un passaggio in questo weekend dove mi premurerò di presentare Andrea Dell'Orto a Ecclestone. Sarà ancora un passaggio di inizio di relazione, in virtù del fatto che è vero che è solo un mese che abbiamo messo la testa dentro ai numeri. Ma per riuscire a seguire quelle che sono le indicazioni che fuoriescono come notizia, che non sono ufficiali, riguardo a quello che vuole Bernie, bisogna arrivare preparati. Al momento siamo ancora in una fase di analisi».
«Però abbiamo dei punti fermi», gli fa eco Dell'Orto, «perchè sappiamo cosa rappresenta Monza per la Formula 1 e cosa ha costruito in questi anni. Gli imprenditori di Monza e Brianza, che hanno dato tecnologia a quest'ambiente, sono tanti e importanti. Sanno che questo asset è fondamentale per tutti e si metteranno a disposizione. Tutti vogliono lavorare per quest'obiettivo. Ognuno di noi sa che siamo all'ultimo giro: imprese, imprenditori, cittadini e le città di Milano e Monza. Il mio contributo parte da qui: cercherò di portare la capacità di mettere a sistema questa consapevolezza».
Circus o meno, la strategia già pronta per essere impostata nel 2015, prosegue Dell'Orto, è di «iniziare a recuperare almeno una parte delle competizioni che ci hanno temporaneamente cancellato dal calendario. Mi piacerebbe un forte recupero in particolare sulle moto: riportare la Superbike vuol dire rientrare nell'orbita Dorna, che gestendo anche la MotoGP, ci consentirebbe di impostare nuove prospettive di crescita. L'altro aspetto è quello di far rivivere l'autodromo 365 giorni l'anno con eventi sportivi e non. Tra l'altro nel 2015 avremo anche come occasione l'Expo, qui nella vicina Villa Reale: non perderemo l'opportunità per attrarre i visitatori anche all'interno dell'autodromo e di tutto il parco».

Obiettivi possibili, che rappresentano un percorso bidirezionale obbligato, come spiega bene Capelli: «I numeri non mentono: la Formula 1 porta un'economia a Monza che serve per fare tutto il resto nell'arco dell'anno. Un equilibrio sottile che bisogna conservare per il futuro, ed è qui il punto cruciale che dovremo andare a discutere. Se riusciamo a fare questo, e con tutte le idee che abbiamo, riusciremo probabilmente a creare un indotto collaterale alla manifestazione di Formula 1, ma anche alle altre, che porteranno sollievo alle casse in generale, per essere sempre più pronti e propositivi nei confronti di Ecclestone e delle sue richieste.»

L'affidamento su Ivan Capelli verte soprattutto sulla sua grande conoscenza di questo ambiente. Indispensabile quindi valorizzare il suo contributo personale e la sua capacità critica, che faranno emergere i punti di forza e, si spera, le soluzioni per superare le criticità: «Io sono stato dentro l'abitacolo e ho visto dagli anni ottanta in poi letteralmente tutti i circuiti del mondo. Mi sono fatto un'idea di cosa sono e cosa offrono le altre organizzazioni in più e in meno, soprattutto negli ultimi tempi. Sotto questo aspetto, Monza purtroppo è stata un po' statica, al di là dell'organizzazione di Ecclestone, che porta anche tante altre cose dietro alla tribuna centrale destinate al pubblico. Monza come autodromo è un po' povera da questo punto di vista. E non si è mai abbellita come hanno fatto altri impianti. Ma uno scenario dove è necessario rinnovarsi per non morire, ci spinge a diventare propositivi e, grazie al decisionismo imprenditoriale di Andrea Dell'Orto, a decidere e agire in fretta. È questo che dobbiamo fare e dimostrare ad Ecclestone.»

Shopping24

Dai nostri archivi