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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2014 alle ore 19:32.

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Il sonno al volante è causa del 22% di tutti gli incidenti stradali: oltre 40mila sinistri l'anno solo in Italia, quasi 240milanell'intera Unione Europea. Incidenti spesso molto gravi, con un rischio di mortalità più che doppio rispetto a quelli determinati da altre cause.
Per informare gli automobilisti sui pericoli della sonnolenza al volante, l'Aci (Automobile club d'Italia) ha presentato ieri a Monza, in occasione del Gran Premio d'Italia di Formula 1, la campagna "Sleep Stop" che evidenzia i benefici di una breve pausa di sonno durante i lunghi tragitti in auto e sollecita gli italiani a prendere maggiore coscienza delle proprie capacità psico-fisiche alla guida.

Obiettivo della campagna "Sleep stop", sostenuta e condivisa dalla Fia - Federazione Internazionale dell'Automobile, è quello di favorire il riconoscimento da parte dei conducenti di ogni più piccolo segnale di stanchezza al volante, prevenendo i rischi dell'improvviso «colpo di sonno» con una breve sosta in cui concedersi 15-20 minuti di riposo. Nell'ambito di questa campagna è stato inoltre predisposto un questionario a fini scientifici, pubblicato sul sito www.aci.it, che tutti gli automobilisti sono invitati a compilare.

Il progetto "Sleep stop" rientra nell'ambito del più ampio Fia Road Safety Grant Programme, che ha assegnato all'Aci un importante riconoscimento per il costante impegno a favore di una mobilità più sicura e responsabile. La campagna contro la sonnolenza al volante, infine, è collegata all'iniziativa "My World", con cui la FIA e tutti gli Automobile Club nazionali hanno dato voce agli automobilisti per sollecitare il riconoscimento della sicurezza stradale tra le priorità di azione dell'ONU (il sondaggio è disponibile sul sito www.aci.it).

«Nello sport un "pit stop" consente di proseguire la gara – dichiara il presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani – ma nella vita quotidiana uno "sleep stop" permette di continuare a viaggiare in tranquillità. Come i piloti di Formula1 sono sempre al massimo della concentrazione, allo stesso modo gli automobilisti devono essere consapevoli di poter garantire al meglio la propria e l'altrui sicurezza. Il problema è serio: ogni anno 800 automobilisti muoiono di sonno sulle strade italiane».

«L'attenzione delle istituzioni internazionali sul tema della sonnolenza alla guida è sempre più alta - dichiara il presidente della Fia, Jean Todt – come dimostra la recente direttiva Ue che sottopone gli automobilisti europei a test valutativi al momento del rilascio o del rinnovo della patente per accertare eventuali patologie che compromettano il riposo notturno. È un passo importante che garantisce più sicurezza sulle strade attraverso una maggiore consapevolezza di tutti».

La campagna "Sleep stop", forte del coinvolgimento di importanti partner pubblici e privati come Bosch e Tti (Tavolo tecnico intersocietario sonnolenza e sicurezza nei pazienti Osas), i cui componenti rappresentano le più alte professionalità della medicina attualmente impegnate sulle patologie del sonno, si articolerà durante l'autunno in una serie di incontri formativi rivolti agli automobilisti e agli autotrasportatori. Con il supporto di alcuni Automobile Club provinciali, Aci ha già programmato un tour di sensibilizzazione che partirà da Torino e arriverà a Caltanissetta, passando per Genova, Firenze, Roma e Lecce.

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