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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2014 alle ore 19:01.
L'ultima modifica è del 05 novembre 2014 alle ore 17:51.

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Dopo un balzo che l'ha portata a guadagnare il 4% in Borsa, Apple conclude piatta al Nasdaq dopo la presentazione di iPhone, iPhone 6 e Apple Watch. Le azioni della Mela avevano sfondato quota 100 dollari (arrivando a 102 per le precisione) toccando i massimi nel momento in cui Tim Cook aveva alzato il velo sul sistema di pagamento Apple Pay e sull'Apple Watch, per poi piombare addirittura in territorio negativo e chiudere in rosso a 97,99 dollari (-0,38%). Non è una novità: in omaggio all'antico adagio di Wall Street «buy the rumour sell the news», di solito le presentazioni della Mela vengono precedute da rialzi e seguite da correzioni.

Nelle ultime settimane in Borsa le azioni della Mela, che avevano toccato i nuovi massimi storici a 103,74 dollari, hanno registrato una brusca inversione di tendenza nelle ultime sedute. Un ritracciamento fisiologico, secondo gli analisti, dopo la performance messa in atto dai minimi d'inizio anno (+40%). La discesa è stata accentuata anche dalla diffusione di notizie di un attacco degli hacker ai profili di alcuni personaggi famosi su iCloud e alla presentazione di nuovi prodotti (il phablet Note 4 e il visore Gear VR su tutti) da parte della concorrente Samsung.

Gli investitori si attendono molto soprattutto dall'Apple Watch. «Il nuovo smartwatch dovrebbe alimentare una nuova fase di rialzi - spiega Vincenzo Longo, market strategist di IG - con il titolo che potrebbe arrivare sino ai nuovi massimi storici a 110 dollari».

L'azienda di Cupertino ha sempre registrato un picco dei ricavi durante il primo trimestre fiscale (ottobre-dicembre), grazie alle vendite natalizie, con una fase di stabilizzazione tra il 3° e il 4° trimestre (periodo marzo-settembre). Non è un caso che i record di vendite di iPhone (51 mln di unità) e iPad (26 mln di unità) sono stati registrati proprio in corrispondenza del trimestre ottobre-dicembre 2014. «Il nuovo iPhone andrà in commercio negli Usa solo nella seconda metà di settembre - sottolinea ancora Longo - pertanto l'impatto sui conti del trimestre in corso sarà piuttosto limitato. Anche il costo, mediamente più alto rispetto agli altri modelli di smartphone, potrebbe pesare sulle vendite. L'azienda dovrà puntare pertanto alla crescita dei mercati strategici, come quello cinese, per sperare in una ripresa dei ricavi nell'ultima parte dell'anno».

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