Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2014 alle ore 12:18.
L'ultima modifica è del 10 settembre 2014 alle ore 21:32.
BRUXELLES - La nuova Commissione europea sarà strutturata a progetto, secondo quanto ha affermato oggi qui a Bruxelles il suo presidente Jean-Claude Juncker. Il nuovo esecutivo comunitario avrà sette vice presidenti, responsabili del coordinamento dei diversi commissari con l'obiettivo di mettere in pratica le priorità sulle quali l'ex premier lussemburghese ha fatto campagna elettorale in primavera. Nella sua posizione, Federica Mogherini coordinerà anche il commercio.
Sul fronte economico, l'ex premier lettone Valdis Dombrovskis sarà responsabile dell'euro e del dialogo sociale, e in questa posizione dirigerà tra gli altri il commissario agli affari economici e monetari, il francese Pierre Moscovici. L'ex premier finlandese Jyrki Katainen sarà invece responsabile dell'occupazione, della crescita, degli investimenti e della competitività. Katainen dovrà mettere a punto l'annunciato piano di investimenti da 300 miliardi di euro.
Come previsto, l'attuale ministro degli Esteri italiano, la signora Mogherini, sarà Alto Rappresentante per la Politica estera e la Sicurezza e uno dei sette vice presidenti della Commissione. Per confermarne il ruolo nell'esecutivo comunitario, avrà il suo ufficio nel palazzo della Commissione e non più, come è avvenuto finora, nell'edificio che a Bruxelles ospita il Servizio europeo per l'azione esterna. «Questo per dimostrare che lavora pienamente per la Commissione», ha detto Juncker.
In questa posizione, la signora Mogherini sarà chiamata «a gestire e a coordinare il lavoro dei commissari responsabili delle politiche di vicinato e delle trattative per l'allargamento; del commercio; dello sviluppo e della cooperazione internazionale; dell'aiuto umanitario». Potrà nel caso dare mandato ai diversi commissari di rappresentarla durante i lavori della Commissione. «Delegherò a ciascun vice presidente il mio potere di diretto accesso alle direzioni generali», ha assicurato Juncker.
La scelta del Governo Renzi di candidare la signora Mogherini ad Alto Rappresentante è stata criticata da molti osservatori perché il portafoglio della politica estera non è tendenzialmente di particolare interesse per l'Italia. La struttura scelta da Juncker le affida tuttavia un ruolo anche in campo economico. «Il potenziale di influenzare scelte economiche è importante - spiega un diplomatico di alto rango -. Spetterà alla signora Mogherini coglierne tutte le possibilità».
Gli altri vice presidenti sono l'ex ministro degli Esteri olandese Frans Timmermans (primo vice presidente, responsabile dei rapporti inter-istituzionali e dei diritti fondamentali); l'ex commissaria bulgara Kristalina Georgieva (bilancio e risorse umane); l'ex premier estone Andrus Ansup (mercato unico digitale); e l'ex premier slovena Alenka Bratusek (unione energetica). Alla Germania è andato il portafoglio dell'economia digitale, alla Gran Bretagna quello dei servizi finanziari.
A breve inizieranno le audizioni parlamentari in vista di un voto di fiducia entro ottobre perché la nuova Commissione possa entrare in funzione il 1° novembre. Gli esami di alcuni commissari potrebbero essere difficili. L'ungherese Tibor Navracsics è un uomo vicino a Viktor Orbán, uno dei leader europei più nazionalisti. Lo spagnolo Miguel Arias Cañete è stato accusato di parole sessiste. L'inglese Jonathan Hill potrebbe essere punito per il crescente sentimento euroscettico del governo britannico.
©RIPRODUZIONE RISERVATA