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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2014 alle ore 08:07.

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Si può raccontare un giornale facendo il gioco degli opposti? Può essere così classico e così spregiudicatamente contemporaneo, da avere «i piedi ancorati a terra e la testa abbracciata alle nuvole»?

Cominciamo. In edicola, domani, arriva How to Spend it, il magazine di lifestyle e piaceri della vita. How to Spend it è british nel nome e nel dna, visto che da vent'anni è il fiore all'occhiello del Financial Times (celebrerà proprio a fine novembre il suo anniversario inglese). Dunque è una testata storica, eppure è nuovissima, perché, per la prima volta, viene prodotta, ideata, curata e realizzata in Italia e uscirà, ogni mese, insiene al Sole 24 Ore.

Un giornale dal respiro internazionale, ma con un'identità fortemente legata al territorio, all'eccellenza dell'imprenditorialità, della creatività e del lusso Made in Italy.
Terza coppia di opposti: How to spend it è un giornale onirico e più che mai concreto, fatto di sogni e di informazioni pratiche su come realizzarli. Indirizzi, orari, numeri, prezzi: c'è tutto il repertorio dei migliori giornali di servizio, ma con una ricercatezza nell'immagine, nella grafica, nella carta, nel formato che parla di bellezza a un pubblico esigente, abituato all'estetica come valore e parametro della qualità. Un giornale di desideri e di "how to do", di ricette, consigli, strumenti per concretizzarli. Occorre il coraggio del realismo per avere lo slancio dell'idealismo, senza cadere nell'utopia.

In quella intelligente miniera di giochi di parole e opposti creativi che è «Il falò delle novità», viene ricordata la frase di Vittorio De Sica: «La differenza tra un italiano e uno straniero è che l'italiano quando mangia gli spaghetti riesce a pensare ad altro». È quella capacità di saper fare tante cose diverse, e pure di godersele nel frattempo, la vera cifra della way of life italiana, modello esportato e imitato in tutto il mondo.

How to Spend it da oggi dunque parla italiano e parla di come spendere il tempo, in tanti modi, per guadagnarlo e dargli valore. Si propone come il racconto di esperienze, che vale la pena di fare, scoprire, amare, leggere e vivere in prima persona. Invita a stare comodi, sentirsi rilassati, accolti, circondati di cose belle, ma anche a uscire, agire, provare, assaggiare, comprare. Si dice che l'alchimia non è solo l'arte di trasformare i metalli in oro, è la coincidenza degli opposti, vera pietra filosofale. Il segreto della bellezza è sempre personale, forte soggettivo, unico, eppure è fatto di tante istanze diverse, mutevoli, tutte contemporanee.

How to spend it vuole raccontarle senza confini e sezioni rigide, passando dalla moda ai viaggi alla casa all'arte, proprio come nella vita trova, di volta in volta, spazio quello che ci piace. Un giornale che si può cominciare a leggere in qualsiasi punto, seguendo l'interesse e il desiderio del momento.

Solo tre colori guida, desaturati e opachi in studiato contrappunto con la luminosità della carta patinata del magazine di grande formato, sono il filo che unisce e favorisce la lettura. Rosso lacca per corpo e mente, cura di sé e tutto quello che ci è così vicino da parlare al tatto oltre che allo sguardo. Blu pavone per quello di cui ci piace circondarci, che siano oggetti per la casa o panorami e orizzonti naturali e artistici. Infine, arancio oro per gli incontri, le persone, i ritratti, le firme e i protagonisti di ogni numero. Perché dietro ogni oggetto c'è una storia e dietro ogni storia una persona.

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