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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2014 alle ore 10:40.
L'ultima modifica è del 11 settembre 2014 alle ore 15:08.

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L'orsa Daniza, ricercata da settimane nelle montagne del Trentino dopo l'aggressione a un cercatore di funghi a Pinzolo, non è sopravvissuta alla narcosi che è stata effettuata nella notte per catturarla. Lo comunica la Provincia di Trento. A Ferragosto l'orso aveva ferito un uomo nei boschi, in presenza dei suoi cuccioli.

«Dopo quasi un mese di monitoraggio intensivo la scorsa notte si sono create le condizioni per intervenire, in sicurezza, con la telenarcosi» per catturare l'animale: «L'intervento della squadra di cattura ha consentito di addormentare l'orsa che, tuttavia, non è sopravvissuta». La Provincia spiega che «è stato possibile catturare con la medesima modalità, per poi prontamente liberarlo, anche uno dei due cuccioli, che è stato dotato di marca auricolare al fine di assicurarne il costante monitoraggio. A tal fine sul posto è già operativa la squadra d'emergenza. Dell'episodio sono stati informati il ministero dell'Ambiente, l'Ispra e l'Autorità giudiziaria. Già in giornata l'animale sarà sottoposto ad analisi autoptica».

Il ministro Galletti: chiesta una relazione alla Provincia di Trento
«Abbiamo già inviato alla provincia di Trento la richiesta di una relazione sull'accaduto per chiarire la dinamica dei fatti e chiedendo misure affinché episodi come questo non si ripetano più». È quanto annunciato dal ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, in merito al decesso dell'orsa Daniza. Quanto accaduto rappresenta, secondo Galletti «davvero una brutta notizia: la morte di un esemplare di orso è sempre una sconfitta a prescindere dalle responsabilità. Il ministero seguiva da anni l'esemplare, essendo uno dei primi inseriti nel progetto di ripopolamento e, prosegue Galletti, «a questo punto, fermi restando i chiarimenti da acquisire sulla morte dell'orsa, mi preme la sorte dei due cuccioli, uno dei quali non è stato ancora munito di radio-collare. Vanno seguiti e protetti per garantirne il costante benessere e consentire loro di diventare adulti - conclude il ministro - così come vanno adottate le migliori soluzioni per l'intera popolazione di orsi di Trentino, Veneto, Lombardia e Friuli. Facciamo in modo che quanto accaduto ci serva da insegnamento per il futuro».

Il Corpo forestale dello Stato apre un'indagine
Il Corpo forestale dello Stato ha aperto un'indagine d'iniziativa a seguito della morte dell'orsa Daniza che non è sopravvissuta alla narcosi disposta dalla Provincia Autonoma di Trento. In queste ore, personale del Corpo sta acquisendo documentazione e informazioni presso la stessa amministrazione provinciale e le altre autorità statali e locali coinvolte. Una squadra altamente specializzata in questo tipo di indagini è stata inviata dall'ispettorato generale su disposizione del capo del Cfs per supportare l'attività investigativa dei reparti territoriali. Si ipotizza il delitto di maltrattamento e uccisione di animali. Sempre in queste ore i forestali stanno informando la magistratura competente dell'accaduto. Il Cfs precisa anche che nessun appartenente al Corpo ha partecipato alle operazioni di cattura di Daniza.

Legambiente: «Un finale da dilettanti»
Tutta la vicenda dell'orsa Daniza si conclude peggio di come è iniziata, con un finale da dilettanti che dimostra l'incapacità della provincia di Trento di gestire una specie importante per la biodiversità presente sull'arco alpino». Si apre con queste parole il comunicato diffuso da Legambiente sulla vicenda.

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