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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2014 alle ore 09:24.
L'ultima modifica è del 11 settembre 2014 alle ore 09:26.

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Quasi 5mila posti, 4.999, alla scuola media, 4.255 alle superiori, 3.630 alla primaria, 2.341 all'infanzia. Più 82 educatori e 132 posti per la "statalizzazione" di un liceo linguistico di Enna e di un istituto tecnico di Bologna. In totale 15.439 assunzioni di insegnanti a cui si aggiungono le 13.342 stabilizzazioni di docenti di sostegno (la seconda tranche del piano Carrozza) per complessive 28.781 immissioni in ruolo scattate lo scorso 1° settembre.

Il governo ha ratificato ieri il pacchetto di assunzioni di professori per l'anno scolastico appena iniziato già autorizzato dal ministero dell'Economia i primi di agosto (e che non interessano le 148.100 assunzioni annunciate per settembre 2015 nelle linee guida sulla scuola). Il semaforo verde del Consiglio dei ministri si è acceso anche per le immissioni in ruolo di 4.599 Ata (il personale tecnico-amministrativo) e di 620 presidi (anche qui per quest'anno scolastico e dopo l'ok del Tesoro).

Le immissioni in ruolo ratificate ieri si stanno ultimando in questi giorni; l'assegnazione dei posti sta avvenendo per il 50% utilizzando le graduatorie dei precari storici e per il restante 50% i vincitori degli ultimi concorsi (in particolare quello bandito da Francesco Profumo - verranno ora assunti altri 4mila vincitori). Per il 2015-2016, l'esecutivo ha promesso un ambiziosissimo piano di immissioni in ruolo di oltre 148mila docenti (costo stimato tre miliardi, quattro miliardi a regime). Oggi nelle graduatorie a esaurimento sono censiti circa 155mila professori, e con le assunzioni ratificate ieri (circa 7.700 su posti comuni e altre 7.600 sul sostegno) la lista dei docenti in attesa del ruolo scende a 140.600. A questi il governo pensa di aggiungere i rimanenti circa 1.200 vincitori del concorsone Profumo e i 6.300 idonei, ma non vincitori, della medesima selezione.

La maxi-infornata di docenti dovrebbe scattare il 1° settembre 2015, e così coprire tutti i posti assegnati a supplenti, il turn-over. Ma di questi oltre 80mila posti non corrispondono ad altrettante cattedre (l'organico funzionale). Vale la pena ricordare che quest'anno il Tesoro ha autorizzato solo la copertura del turn-over e i posti di sostegno già contenuti dal decreto Carrozza, che prevedeva anche la copertura di altri 14mila posti liberi e disponibili. Ma il Tesoro, per quest'anno, ha detto di no ritenendola onerosa. Con quale conseguenza? Che su questi posti si continueranno a nominare nuovi supplenti. L'anno prossimo si vedrà.

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