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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2014 alle ore 19:31.
L'ultima modifica è del 16 settembre 2014 alle ore 19:54.

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Nessuno lo dubitava: la legge di Stabilità quest'anno «è molto difficile», perchè il deterioramneto dell'economia ha reso i vincoli « più stretti». L'ammissione è del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenuto a "Porta a Porta". Il ministro ha assicurato che intende «fare tutto il possibile per trovare risorse sufficienti e credibili», senza toccare le aliquote dell'Iva agevolata, ipotesi circolata nelle ultime ore: «l'impegno del governo è di non aumentare le tasse». Il bonus da 80 euro «sarà reso permanente, perchè finanziato da tagli di spesa permanenti».

Nessuna pressione Ue per modifica regime Iva
Padoan ha negato che dalla Commissione europea sia arrivata alcuna pressione perchè l'Italia modificasse il regime Iva. «La spinta dalla Commissione non è arrivata», ha detto Padoan, «non pervenuto». Il ministro ha poi ribadito che il suo «sogno» è quello di poter abbassare le tasse «fino al limite che permetta di coprire le spese fondamentali dello Stato», ma, ricorda anche, «abbiamo vincoli enormi e dobbiamo scrollarcene di dosso con pazienza e con tenacia». «Vedremo», quindi nessun impegno, sulla possibilità di un ulteriore taglio dell'Irap nell'ambito di una nuova legge di Stabilità.

Riforma Lavoro prirità dell'esecutivo
Molti i temi toccati dal ministro nel corso dell'intervista di Bruno Vespa che la Rai trasmetterà questa sera alle 23. Come la riforma del lavoro, che per il governo è «una priorità». L'obiettivo deve essere quello di «semplificare» il mercato del lavoro e così «l'articolo 18 diventa un non problema». «Vogliamo semplificare le norme - ha spiegato Padoan- oggi le forme contrattuali sono più di 40, noi vogliamo avere uno solo o al massimo due contratti». La riforma dovrebbe prevedere anche «le retribuzioni legate ai livelli aziendali e la revisione degli ammortizzatori» L'impatto dell'articolo 18, «riguarda pochissime persone» ma all'estero ha una «percezione» molto forte».

Pil 2014 negativo, ma nel 2015 risalita
In primo piano, nelle risposte del ministro, anche l'andamento del Pil, che quest'anno dovrebbe chiudersi in zona negativa, «ma la risalita comincerà già dal prossimo anno». In Europa, ha ammesso Padoan, «siamo messi male e noi stiamo peggio della media europea. Sono tre anni che abbiamo numeri negativi ma quest'anno, faccio notare, il numero è negativo ma molto più piccolo».

Grazie a calo spread possibili risparmi per 5 mld nel 2014
Dalla sua, Padoan ha il calo registrato dallo spread, il cui beneficio «quest'anno dovrebbe essere attorno ai 5 miliardi su quest'anno». Tra i risultati positivi del governo, c'è poi il rimborso dei debiti Pa. «A fine agosto, ha ricordato l'uomo dei conti del governo, erano già stati rimborsati alle aziende 31-32 miliardi di debiti della pubblica amministrazione».

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