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Effetto sanzioni: per la Russia son dolori (e anche per il nostro export)

Stati Uniti e Ue hanno introdotto le prime sanzioni contro la Russia a metà marzo in risposta all'annessione della Crimea. Che impatto hanno le sanzioni sull'economia russa e, di riflesso, sull'export italiano?

5. Effetto sanzioni / Banche fragili come nel 2008

Proprio nel momento in cui l'economia avrebbe più bisogno del loro sostegno, per le grandi banche statali russe l'orizzonte si è oscurato. I mercati internazionali si chiudono (vietati gli acquisti di titoli emessi dagli istituti statali), crescono i costi per finanziarsi. I nuovi depositi sono pochi ma alla porta bussano le imprese che a loro volta non riescono più a finanziarsi all'estero e a ripagare i debiti; aumentano i bad loans. Prima l'Europa, poi gli Stati Uniti: nelle liste nere è apparso anche il nome di Sberbank, la banca di milioni di piccoli risparmiatori russi. Secondo un rapporto di Bank of America Merrill Lynch, la solidità patrimoniale delle banche russe è più in pericolo oggi che durante la crisi finanziaria del 2008. Sul settore pesa anche il clima di tensione con l'Occidente, che rallenta ovunque investimenti, viaggi, acquisti. Lo avvertono le banche dedicate al credito al consumo: non sono più i tempi del boom degli acquisti, in patria e all'estero, e Russian Standard - la banca di Rustam Tariko, il proprietario di Gancia - denuncia un calo del 14% dei prestiti retail nei primi sei mesi dell'anno. L'unico lato positivo della situazione per le banche russe è la ridotta concorrenza degli istituti stranieri.

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