Effetto sanzioni: per la Russia son dolori (e anche per il nostro export)

E' il fronte per il quale fa più effetto parlare di sanzioni: se c'è un campo in cui russi e americani sono ormai abituati a lavorare fianco a fianco, anche nei momenti difficili, è quello della ricerca spaziale. Come il gas e l'energia nucleare (agli Usa è indispensabile l'uranio russo), le tecnologie spaziali sono esentate dal bando imposto alle esportazioni "dual use", ma ormai, anche al di là delle sanzioni, la tensione tra Mosca e Washington potrebbe avere un impatto sui rapporti tra la Nasa - che si avvia a mettere fine all'attuale dipendenza dai mezzi russi per volare sulla Stazione spaziale - e Roscosmos. La speranza è che le tensioni si appianino prima della scadenza nel 2020 del progetto ISS, la collaborazione Russia-Stati Uniti a bordo della Stazione spaziale orbitante. E secondo Igor Marinin, direttore della rivista specializzata "Novosti Kosmonavtiki", in realtà i legami tra Roscosmos e la Nasa o l'Esa, l'Agenzia spaziale europea, resisteranno a questo momento: «La partnership - ha detto Marinin in un'intervista al Moscow Times - è talmente stretta che nessuno le metterà fine solo per colpa di qualche sanzione».