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Effetto sanzioni: per la Russia son dolori (e anche per il nostro export)

Stati Uniti e Ue hanno introdotto le prime sanzioni contro la Russia a metà marzo in risposta all'annessione della Crimea. Che impatto hanno le sanzioni sull'economia russa e, di riflesso, sull'export italiano?

2. Effetto sanzioni / Il petrolio

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Le sanzioni colpiscono l'esplorazione e l'estrazione di petrolio là dove è più difficile raggiungerlo: nell'Artico, nelle acque profonde, tra le rocce scistose che racchiudono lo shale oil. Secondo i consulenti canadesi REnergyCO, un quarto delle compagnie attive nell'industria petrolifera russa sono occidentali. Ma alle major americane ed europee come Exxon o Bp è ora impedita la partecipazione a progetti congiunti: "Abbiamo compagnie che utilizzano tecnologie russe", risponde il ministro dell'Energia Aleksandr Novak, prendendo a esempio Surgutneftegaz, il terzo produttore russo attivo nell'esplorazione shale, che oggi per la Russia vale una produzione di meno di un milione di tonnellate di petrolio l'anno. Secondo Novak però diventeranno 80 (1,6 milioni di barili al giorno) entro il 2030, includendo tutto il petrolio più difficile da raggiungere. Novak tuttavia non prevede modifiche negli obiettivi di produzione: oggi Mosca, con 10,5 milioni di barili estratti al giorno, è il primo produttore mondiale di petrolio, ma conta ancora soprattutto su giacimenti in graduale esaurimento.

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