Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2014 alle ore 06:38.

My24

Le forze governative ucraine hanno iniziato il ritiro delle armi pesanti, inclusa l'artiglieria, a 15 chilometri dalla zona occupata dai separatisti, come previsto dall'accordo siglato a Minsk il 19 settembre. Lo ha annunciato ieri il portavoce del Consiglio di sicurezza ucraino Andrii Lisenko. Contemporaneamente prosegue il rilascio di prigionieri militari e civili da parte dei separatisti filorussi. Fino ad ora sono 1.200.
Venerdì prossimo le parti si incontreranno per un nuovo round di negoziati e la Commissione europea ha fatto sapere di essere pronta a discutere anche del progetto di gasdotto South Stream, per cercare di trovare una soluzione alla disputa sul gas tra Mosca e Kiev. La settimana scorsa una mozione del Parlamento europeo ha chiesto che la Ue cancelli il progetto.
La crisi in ucraina comincia ad avere qualche conseguenza anche sugli equilibri politici russi, oltre che sull'economia del Paese. Dal suo esilio in Svizzera, Mikhail Khodorkovsky, si offre come punto di riferimento per l'opposizione, che domenica ha inscenato la manifestazione più consistente dal 2012, sebbene con numeri estremamente ridotti: il corteo che si è riunito a Mosca contava appena 26mila persone secondo alcuni organizzatori (5mila per la polizia). Khodorkovsky, un tempo l'uomo più ricco del Paese con un patrimonio di 15 miliardi di dollari, ha trascorso circa 10 anni in carcere, fino al rilascio a dicembre. Secondo l'ex tycoon, gli errori che Putin starebbe commettendo in Ucraina ne avvicineranno la fine. I sondaggi però attribuiscono al presidente un sostegno quasi pebliscitario, con un tasso di approvazione dell'84%. E le elezioni regionali tenute a settembre sono state stravinte dal partito di maggioranza.
Una voce di dissenso nei confronti del Cremlino arriva dall'ex ministro delle Finanze, Alexei Kudrin, a lungo alleato di Putin. Secondo Kudrin, la Russia si prepara ad affrontare anni di stagnazione: le attuali sanzioni occidentali costeranno all'economia un punto di Pil per almeno tre anni. Ma il vero fattore frenante, ha spiegato ieri Kudrin in occasione del Reuters Russia Investment Summit, «è la mancanza di riforme del sistema economico».
Appena poche ore prima, il gruppo di private equity americano Blackstone aveva annunciato la decisione di abbandonare il mercato russo a causa del clima di tensione e all'assenza di opportunità generato dall'annessione della Crimea e dal conflitto in Ucraina. In precedenza, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, che ha sostenuto alcuni dei gruppi di private equity russi di maggior successo, aveva sospeso ogni nuova operazione nel Paese. Il recente arresto di Vladimir Yevtushenkov, presidente di Afk Sistema, una delle più importanti aziende private russe, non aiuta il clima di fiducia nel Paese. Yevtushenkov è accusato di riciclaggio nell'affare che ha portato il suo gruppo ad acquistare l'azienda petrolifera Bashneft.
Sempre ieri, il big del credito Vtb, il secondo del Paese, ha annunciato perdite per 1,4 miliardi di dollari nel 2014 a causa della crisi ucraina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi