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Questo articolo è stato pubblicato il 24 settembre 2014 alle ore 19:51.

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«Le risultanze investigative non evidenziano al momento l'esistenza di specifiche progettualità ostili volte a colpire obiettivi dislocati nel territorio nazionale o interessi del nostro Paese all'estero». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al question time alla Camera parlando delle minacce all'Italia e a Roma dell'Isis. Comunque è stato necessario «elevare al massimo il livello di guardia» nel nostro paese sul rischio terrorismo, ha detto il ministro, anche dopo l'offensiva contro lo Stato islamico «che potrebbe innescare forme di reazione» e «non trascurare alcun segnale di pericolo» anche se «non ci sono risultanze investigative di specifiche progettualità ostili contro obiettivi sul nostro territorio o contro interessi italiani all'estero». Alfano ha poi aggiunto che la minaccia jihadista «è seria» ed è per questo che è stato rafforzato il lavoro dell'intelligence soprattutto nel controllo di possibili luoghi di reclutamento mentre sono allo studio nuove norme per rendere più semplice l'allontanamento dal nostro territorio di possibili soggetti legati a gruppi estremistici.

Dall'avvio di Mare nostrum 499 morti e 1.446 dispersi
«Dall'inizio dell'operazione Mare Nostrum, i morti accertati e recuperati sono stati 499, mentre i dispersi in mare, secondo le sole indicazioni dei superstiti, sono stati 1.446. Nello stesso periodo, gli immigrati soccorsi e salvati sono stati piu' di 91mila». Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, rispondendo in question time alla Camera dei deputati d una interrogazione della Lega nord. Nel periodo precedente all'operazione, ha ricordato Alfano, «nel 2011 e 2012 i morti accertati erano stati 69 ma onestà impone di sottolineare come sia impossibile comparare i dati di `prima´ con quelli consentiti da un dispositivo di soccorso complesso come quello di Mare Nostrum».«Dal nostro punto di vista - ha ribadito il ministro - Mare Nostrum è insufficiente a fronteggiare il carattere strutturale assunto dalle correnti migratorie frutto di rivolgimenti di portata storica. Abbiamo chiesto a più riprese all'Europa di sostenerci nel nostro sforzo e un primo, importante risultato ottenuto è quello del potenziamento di Frontex, che da novembre assumerà la regia della nuova operazione, provvisoriamente denominata `Frontex Plus´».

Sblocco del tetto degli stipendi delle forze dell'ordine
«Nel 2010 - ha detto il ministro Alfano - si è proceduto ai blocchi salariali e delle promozioni» nel comparto della sicurezza e della difesa ma «questo sarà l'anno nel corso del quale li sbloccheremo. I soldi li troveremo e questi adeguamenti potrebbero partire non solo dal 2015 ma anche dai mesi finali del 2014». Per maggiori particolari, il ministro ha rimandato all'incontro delle componenti sindacali con il premier Renzi del 7 ottobre prossimo. «Lì - ha detto - diremo tutte le coperture solide alle quali abbiamo pensato». Sempre sul tema dei fondi alla sicurezza, Alfano ha poi ribadito che nel corso del 2014 il comparto ha potuto contare su circa 700 milioni di euro in più, grazie anche a risorse prese dal Fondo unico di giustizia. Il ministro ha infine rivendicato lo sblocco di fatto del tour over.

Non è possibile l'election day in Calabria
Rispondendo a una interrogazione sulla possibilità di accorpare la data del voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale di Reggio Calabria e quella del voto (previsto per il 23 novembre) per il rinnovo del presidente della giunta e del Consiglio regionale della Calabria, Alfano ha sottolineato che «non risulta più possibile rinviare la data del turno di elezioni amministrative del turno autunnale nei comuni sciolti per infiltrazioni di stampo mafioso fissata per il 26 ottobre in quanto il procedimento elettorale è già in corso». Sono stati, infatti, convocati i comizi elettorali ed è stata completata la maggior parte degli adempimenti previsti per la revisione straordinaria delle liste. Alfano ha anche ricordato che è in atto da tempo l'attività di raccolta delle firme per la presentazione delle candidature che dovranno esser depositate dalle 8 di venerdì 26 alle 12 di sabato 27, «e l'emanazione di un nuovo decreto del ministro dell'Interno che fissi un'altra data, annullando il precedente decreto, vanificherebbe tutti gli adempimenti effettuati con una serie notevolissima di inconvenienti tecnici». Non solo: «sul piano del merito - ha sottolineato il ministro - la richiesta di fissare la data delle elezioni comunali per il 23 novembre sembra non considerare che, in caso di ballottaggio, si tornerebbe al voto il 7 dicembre, in coincidenza con il Ponte dell'Immacolata, con possibili ripercussioni negative sull'affluenza alle urne dei cittadini reggini».

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