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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2014 alle ore 13:03.
L'ultima modifica è del 25 settembre 2014 alle ore 13:04.

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Richard Branson (Epa)Richard Branson (Epa)

Richard Branson ama innovare e anche provocare. Con il suo blog l'imprenditore inglese, fondatore del gruppo Virgin, ha centrato entrambi gli obiettivi. Già il titolo "Perché Virgin permette ai dipendenti di fare tutte le vacanze che vogliono", é di quelli che colgono l'attenzione.

Branson dichiara che con effetto immediato i dipendenti Virgin non avranno più limitazioni nel numero di giorni di vacanza che potranno prendere. Avranno facoltà di andare in ferie come e quanto vogliono, senza preavviso, a patto che la loro assenza non crei danni all'azienda e «non ostacoli il raggiungimento degli obiettivi individuali o di gruppo prefissati». Libertà assoluta, quindi, ma basata sul senso di responsabilità e del dovere dei dipendenti.

Secondo Branson il mondo del lavoro é cambiato immensamente negli ultimi anni e quindi non aggiornare le regole vuole dire non essere al passo con i tempi. Il passo dal telelavoro con orario flessibile alle vacanze flessibili é molto breve e del tutto logico, spiega, ammettendo allegramente di non avere avuto lui la brillante idea, ma di averla presa in prestito da Netflix, la società Usa di streaming online, dove pare abbia avuto un grande successo. L'esito per Virgin, si dice convinto Branson, sarà lo stesso di Netflix: dipendenti più creativi, più gratificati, più liberi e quindi più produttivi. Quella che gli inglesi chiamano una win/win situation, da cui tutti derivano un beneficio.

La Gran Bretagna, come l'Italia, concede 20 giorni di ferie pagate all'anno ai dipendenti, il minimo previsto dalle regole dell'Unione Europea. Ovviamente nulla impedisce ai datori di lavoro di essere più generosi, e Branson apparentemente vuole essere il più generoso di tutti.

Troppo bello per essere vero? Effettivamente non é del tutto vero. Il blog di Branson ha suscitato un immenso responso online, ha portato a una reazione immediata talmente frenetica che Virgin é stata costretta a fare una cruciale precisazione. Il benevolo patron del gruppo si riferiva solo ed esclusivamente al ristretto gruppo di persone che gestisce la sua immensa fortuna di 5 miliardi di dollari. Solo il personal staff di Branson, circa 170 persone in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, e non tutti i numerosi dipendenti del gruppo Virgin, che spazia dalla compagnia aerea ai media e dalla telefonia cellulare alle palestre. Branson ha promesso che se l'esperimento iniziale avrà successo, allora potrà essere esteso a tutte le divisioni Virgin in tutto il mondo. Dunque é meglio aspettare a inviare quella domanda di assunzione.

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