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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2014 alle ore 16:40.
L'ultima modifica è del 26 settembre 2014 alle ore 17:53.

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La campagna mondiale per la lotta alla Sla basata sul gioco delle “docce gelate” ha permesso di raccogliere, solo in Italia, 2,4 milioni di euro. Saranno investiti in ricerca, assistenza ai malati e nella creazione della prima Biobanca dedicata a questa malattia, cioè un grande archivio di campioni biologici a disposizione dei ricercatori.

A fare il punto dopo due mesi di raccolta fondi è il presidente di Aisla Massimo Mauro, ex compagno di squadra di Stefano Borgonovo, calciatore morto di Sla nel 2013. «È stata un'esperienza straordinaria perché grazie a questa idea degli americani tutto il mondo ha capito, a costo zero, l'importanza di non far mancare i fondi alla ricerca sulla Sla e l'importanza dell'assistenza».

«Non ho capito chi ha criticato in maniera anche feroce l'iniziativa. Ho un elenco di un centinaio di personaggi famosi che ci hanno fatto donazioni importanti e sui nomi devo mantenere massimo riserbo, ma uno lo voglio dire: quello di Luciana Littizzetto, che ha donato 5mila euro all'associazione Vialli e Mauro. La violenza con la quale è stata trattata è stato un errore grave, ma ha fatto parlare ancora di più dell'iniziativa».

«È stato un successo pazzesco, senza aver investito un euro. Ora la responsabilità di non perdere nessuno di questi donatori è tutta nostra» ha aggiunto Mauro.

Aisla, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, donerà 1,7 milioni di euro alla ricerca. Di questi 1,4 tramite Arisla, la Fondazione italiana di ricerca sulla malattia che ha in programma anche un nuovo bando «Ice bucket» per il 2015. Saranno privilegiati i progetti con il maggiore potenziale di ricaduta sul paziente. Alla realizzazione della Biobanca saranno dedicati 300mila.000 euro, mentre all'assistenza dei malati andranno 700mila euro: saranno destinati alla formazione di figure specializzate nell'assistenza domiciliare, a iniziative di informazione sulla malattia. In particolare i fondi serviranno a sostenere con aiuti concreti i malati e le loro famiglie, circa 6mila in tutta Italia

E Mario Melazzini, presidente di Arisla, sottolinea come «la campagna dell'Ice Bucket Challange è servita a dimostrare che il gioco di squadra nella lotta contro la Sla può ottenere straordinari risultati. L' AriSLA dal 2009 ad oggi ha investito 6,5 milioni di euro, finanziato 71 gruppi di ricerca ed è al fianco di oltre 100 ricercatori su tutto il territorio nazionale». «Entro cinque o dieci anni il futuro per la ricerca sulla Sla sarà molto più roseo», ha concluso.


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