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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2014 alle ore 13:12.
L'ultima modifica è del 27 settembre 2014 alle ore 13:40.

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(AP Photo)(AP Photo)

Almeno 13 persone, tra cui il leader della protesta, sono state arrestate e diverse sono rimaste ferite negli scontri a Hong Kong tra polizia e studenti che manifestavano contro la decisione della Cina di limitare il voto per l'elezione del governo locale nel 2017. Più di cinquemila studenti universitari e liceali protestano da cinque giorni, disertando le lezioni, davanti alle sedi del governo dell'ex colonia britannica a Tamar Park. Gli arrestati sono di etè compresa tra i 16 e i 35 anni. La loro protesta è stata definita illegale dal governo cinese.

Gli scontri sono cominciati quando un gruppo di manifestanti ha cercato di invadere Civic Square, un'area da tempo vietata dalle autorità. Joshua Wong, 17 anni, il leader degli studenti, è stato arrestato con l'accusa di assalto alla polizia. Le prime proteste sono iniziate alcune settimane fa quando Pechino ha fatto sapere che il capo del governo locale sarà eletto a suffragio universale, ma che i candidati saranno selezionati da una commissione cinese e saranno al massimo tre.

Secondo quanto riportato dal quotidiano South China Morning Post, alcuni degli arrestati sono già stati rilasciati, maè' stata negata la libertà su cauzione a Wong. Il governo di Hong Kong ha emesso un comunicato in cui esprime rammarico per gli scontri e per le ferite riportate dal personale addetto alla sicurezza. Dalle immagini diffuse dai media locali, la polizia, in tenuta anti-sommossa, ha usato spray urticanti contro gli studenti, molti dei quali si sono protetti usando mascherine e ombrelli. Per il 1 ottobre prossimo - 65mo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese - è prevista una grande manifestazione di disobbedienza civile, organizzata dal gruppo Occupy Central, nel distretto finanziario di Hong Kong.

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