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Questo articolo è stato pubblicato il 28 settembre 2014 alle ore 14:38.
L'ultima modifica è del 28 settembre 2014 alle ore 19:55.

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Hong Kong, ultimatum di Pechino agli studenti pro democrazia

Hong Kong (TMNews) - Cariche, scontri e decine di arresti: sale la tensione a Hong Kong per la protesta di Occupy Central. Partito per iniziativa di migliaia di studenti il movimento si è allargato tra gli abitanti dell'ex colonia britannnica che oggi sfida apertamente Pechino. I manifestanti chiedono la democrazia e lo svolgimento di libere elezioni a suffragio universale. "Sono arrabbiato, le autorità usano misure forti contro gli studenti che sono disarmati", dice quest'uomo di 82 anni che è sceso in piazza al fianco dei giovani. "L'obiettivo finale è la democrazia per le prossime generazioni. Per questo dobbiamo sostenere il movimento" dice una donna. Da parte sua il governo cinese, dopo aver in qualche modo gestito la protesta, ha avvertito i manifestanti che non tollererà alcun genere di "comportamento illegale" da parte dei manifestanti. Una sorta di ultimatum che a molti fa tornare alla mente piazza Tienanmen. E l'incubo è che la storia si ripeta anche ad Hong Kong, che ai tempi della strage di studenti non era nemmeno cinese.(immagini Afp)

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