Jobs act, tutti i distinguo nel Pd sull'articolo 18
Matteo Renzi ha proposto in direzione Pd il superamento dell'articolo 18, lasciando però la “tutela reale” del reintegro per i licenziamenti illegittimi di carattere «discriminatorio e disciplinare». Per quelli economici resterà solo l'indennizzo monetario. Per la minoranza Pd, disponibile a una sospensione temporanea dell'articolo 18 nei nuovi contratti a tutele crescenti, è necessaria successivamente, l'opzione reintegro in tutti i casi di licenziamento senza giusta causa (anche per motivi economici). In posizione di “cerniera” i “giovani turchi” guidati dal presidente Pd Matteo Orfini,. Ecco tutte le principali posizioni emerse nella direzione Pd
4. Jobs act/Poletti: ridefinire i confini dei licenziamenti economici

Giuliano Poletti (LaPresse)
«Non vogliamo abolire l'articolo 18 ma riformare il mercato del lavoro», ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo alla direzione del Pd. Per Poletti, comunque, «sull'articolo 18 c'è bisogno di fare una scelta»: il licenziamento «discriminatorio è fuori discussione, ma vanno ridefiniti i confini di quelli economici», che vanno solo monetizzati.
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