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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2014 alle ore 06:38.

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1Cosa vuole ottenere
la Catalogna con il referendum convocato il 9 novembre?
La Catalogna è una regione che gode già di ampia autonomia, nella salvaguardia della cultura, nell'uso della lingua, nelle forze di polizia sul territorio e in ambito economico. Con il referendum convocato dal governatore Artur Mas, la Catalogna vuole andare oltre. Nella scheda predisposta per il referendum l'elettore dovrà rispondere alla domanda: «Vuoi che la Catalogna sia uno Stato?». E in caso affermativo: «Vuoi che questo stato sia indipendente?».
2Che vantaggi economici
spera di ottenere la Catalogna con l'indipendenza?
La Catalogna è la regione più ricca del Paese. Ha un Pil di 200 miliardi di euro che vale il 20% del prodotto interno lordo spagnolo e contribuisce a oltre il 25% delle esportazioni nazionali. Ma ha anche accumulato un debito di circa 60 miliardi di euro. Da anni chiede di rivedere il sistema di autonomie spagnolo nel quale le regioni pur avendo il controllo di oltre un terzo della spesa pubblica vivono di trasferimenti statali. Secondo il fronte indipendentista una gestione diretta del gettito fiscale da parte di Barcellona potrebbe migliorare i conti pubblici e dare slancio alle imprese catalane. Sarebbe di 16 miliardi di euro all'anno il divario tra le tasse raccolte nella regione e i trasferimenti dallo Stato.
3Ci sono anche rischi
per la Catalogna
collegati all'indipendenza?
I maggiori dubbi riguardano i rapporti con l'Unione europea e l'euro. Molte imprese temono di dover operare in uno Stato marginale al di fuori della Ue. Con conseguenze profonde sulla fiducia dei mercati finanziari e sugli scambi commerciali.
4Quali potranno essere
gli effetti del referendum se si arriverà a votare?
La Corte Costituzionale deve ancora esprimersi sul referendum. Se si dovesse votare, dalle urne non uscirebbe comunque una Catalogna indipendente. Ma si avrebbe solo un'indicazione, per quanto significativa, della volontà dei cittadini catalani. Sarebbe poi comunque necessario trovare una soluzione politica con un negoziato tra Madrid e Barcellona.

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