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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2014 alle ore 15:20.
L'ultima modifica è del 03 ottobre 2014 alle ore 16:23.

NEW YORK - Il mercato del lavoro statunitense ritrova slancio in settembre, creando 248mila nuovi impieghi e spingendo il tasso di disoccupazione sotto il 6% per la prima volta dal luglio del 2008. I disoccupati americani sono diminuiti al 5,9% della forza lavoro rispetto al 6,1% di agosto. Il nuovo sprint occupazionale ha sorpreso positivamente gli analisti, che si aspettavano 215mila nuove buste paga e un tasso di senza lavoro invariato.

Miglior dato da giugno
I 248mila posti creati rappresentano inoltre la performance più robusta da giugno e il governo ha anche rivisto al rialzo di dati dei mese precedenti, con 180mila nuovi posti in agosto, 38.000 più delle stime iniziali, e 243mila in luglio, un miglioramento di 31mila occupati. I nuovi dati alzano anche la media occupazionale degli ultimi tre mesi, lievitata ora a 224mila e tornata sostanzialmente in linea con il risanamento del mercato del lavoro prima di una pausa di debolezza in estate. Nei primi sei mesi del 2014 il passo della creazione di nuovi impieghi era stato mediamente di 228mila al mese.

Ripresa solida
L'andamento dell'occupazione, con aumenti dei posti anzitutto nelle costruzioni, nel retail, nei servizi professionali e nelle sanità, dà ulteriore credito alla solidità della ripresa economica nel suo insieme, reduce da un robusto aumento del 4,6% nel secondo trimestre. Gli analisti pronosticano adesso che abbia saputo mantenere un passo vicino o superiore al 3% anche nel terzo trimestre.

Le sfide non sono finite
Il recupero del lavoro e dell'economia - rivendicato dalla stesso presidente Barack Obama che ieri e oggi è in visita nel cuore manifatturiero del Paese - non significa però che le sfide siano finite. Il tasso di disoccupazione dopo cinque anni di ripresa resta ancora al di sopra del target desiderato di lungo periodo della Fed, tra il 5,2% e il 5,5 per cento. I disoccupati che cercano attivamente lavoro sono tuttora 9,3 milioni e i sotto-occupati, con impieghi part-time mentre vorrebbero un contratto a tempo pieno, sono altri 7,1 milioni. Il tasso di disoccupazione allargato, che comprende il lavoro marginale,è sceso a sua volta all'11,8% dal 12%, il livello più basso dall'ottobre del 2008 ma nel recente passato durante i periodi di espansione era scivolato ben oltre, tra l'8% e il 10 per cento. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro, inoltre, e' sceso ulteriormente al 62,7% dal 62,8%, il minimo da oltre trent'anni, segno della continua fatica della crescita nel tenere il passo con la domanda di occupazione. E i salari ancora ristagnano, scesi in settembre rispetto ad agosto.

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