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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2014 alle ore 08:33.
L'ultima modifica è del 08 ottobre 2014 alle ore 08:48.

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Prioritario salvare le tre T: Termini Imerse, Terni e Taranto
Ai sindacati Renzi ha indicato come priorità il salvataggio degli stabilimenti di Termini Imerese, Taranto e Terni: «Sono le tre “T” di cui bisogna subito occuparsi insieme». Al tavolo con i sindacati, oltre al premier, siedono il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il ministro della Pa Marianna Madia e il sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio. Per i sindacati siedono il leader Cgil, Susanna Camusso,il segreterio generale aggiunto Cisl, Anna Maria Furlan e per la Uil il segretario generale, Luigi Angeletti. Per l'Ugl il segretario generale Geremia Mancini.

Angeletti (Uil): segnali discontinuità su Stabilità e Jobs act
Con il premier Matteo Renzi c'è stata una «discussione sui titoli sulla delega lavoro, fisco e riduzione delle imprese pubbliche. Se vogliamo una svolta vera bisogna fare tante cose che sono state raccontate e promesse: una spending review fatta con criteri decenti e fare una riforma fiscale». Questo il commento del leader della Uil, Luigi Angeletti, che al termine dell'incontro a Palazzo Chigi riconosce la scelta di discontinuità del premier : «Forse siamo in presenza di un cambiamento dell'atteggiamento politico del governo nei confronti delle parti sociali, testimoniata dalla disponibilità a discutere di legge di stabilità e di jobs act».

Furlan (Cisl): forse punto di svolta nei rapporti governo-sindacati
Più possibilista Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto Cisl, che al termine dell'incontro definisce il vertice un possibile «momento di svolta tra il Governo e le parti sociali». «I temi sul tavolo erano tanti per cui ci siamo concentrati sul lavoro», ha detto Furlan spiegando che per noi « la priorità sono le risorse per lo sviluppo». Al premier «abbiamo detto che vogliamo grande determinazione sui tagli agli sprechi nella spesa pubblica. Sprechi che spesso diventano anche ruberia. Vogliamo una lotta molto più incisiva contro evasione fiscale e contributiva e sull'Iva». Inoltre, «condividiamo la revisione delle politiche attive per il lavoro perché - ha osserva Furlan - oggi attraverso i servizi pubblici di collocamento si colloca poco».

Renzi alle imprese: intervento su Tfr solo se Pmi d’accordo
In mattinata, slittato rispetto all’orario previsto delle 9 per il prolungarsi del confronto con i sindacati, anche l'incontro con le associazioni datoriali.Parlando con Giorgio Squinzi (Confindustria), Giorgio Merletti (Rete Imprese Italia) e Mauso Lusett (Alleanza delle cooperative italiane) il premier è tornato sull’ipotesi di un intervento sul Tfr, assicurando che questo si farà solo con l'ok delle piccole e medie imprese. L’Italia, ha sottolineato ancora Renzi, vuole «tornare ad essere leader in Europa», e per questo manterrà «il rispetto del 3% nel rapporto deficit/pil».

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