Ebola, a Dallas timori per un secondo possibile contagio dopo la prima vittima

(Ap)

Uscito di ospedale uno dei sei ricoverati in Spagna
Un'infermiera ricoverata in ospedale per precauzione a Madrid, all'indomani della scoperta del contagio con il virus Ebola di una sua collega, e' stata dimessa dopo che tutti i dubbi sulle sue condizioni di salute sono stati fugati. Lo hanno annunciato fonti sanitarie.
«E' uscita questo pomeriggio», ha indicato una portavoce della struttura, che ha precisato che non presenta alcun sintomo. Cinque persone restano in isolamento all'ospedale Carlos III de Madrid. Oltre all'infermiera contagiata, sono il marito, due infermiere e un ingegnere di ritorno dalla Nigeria. L'infermiera, sulla quarantina, faceva parte dell'equipe che ha curato due missionari spagnoli, contagiati dal virus in Africa e deceduti rispettivamente il 12 agosto e il 25 settembre.

Lacune nella sicurezza nell’ospedale spagnolo
Prosegue l’allarme anche in Europa. Il governo spagnolo ha comunicato al Comitato di Sicurezza Sanitaria della Ue e all'Organizzazione Mondiale della Salute (Oms) che l'infermiera ausiliaria positiva all'Ebola, Teresa Romero, ha potuto contagiarsi «per un allentamento di alcuni procedimenti, inclusa la manipolazione del cadavere» del secondo missionario deceduto, Manuel Garcia Viejo, «o per lo smaltimento di materiali medici». Le autorità dunque ammettono per la prima volta una possibile lacuna nella sicurezza, verificatasi all'ospedale Carlo III-La Paz.

Soppresso Excalibur, cane dell'infermiera contagiata
Il cane Excalibur, dell'infermiera Teresa Romero, prima contagiata di Ebola in Europa, e del marito Javier Limon, è stato abbattuto in serata nel laboratorio di Sicurezza Biologica della Facoltà di Veterinaria dell'Università Complutense di Madrid. Dopo aver sacrificato l'animale, che era rimasto a stretto contatto con l'infermiera contagiata, il cadavere del cane è stato trasferito ad un inceneritore a Paracuello del Jarama, in provincia di Madrid.

Australia
Un'infermiera australiana è stata ricoverata a Cairns, nello stato nordorientale di Queensland, con sospetti sintomi di Ebola. Sue Ellen Kovack, 57, ha lavorato per la Croce Rossa in Sierra Leone con malati contagiati da Ebola. La donna è rientrata a casa sua in Australia martedì ed ha controllato le proprie condizioni di salute: questa mattina ha contattato le autorità dopo aver verificato l'insorgere di una leggera temperatura. E' stata ricoverata per misura precauzionale, rende noto la stampa locale citando le autorità sanitarie australiane secondo cui il caso viene seguito nell'ospedale di Cairns da specialisti della malattia che hanno immediatamente disposto i necessari esami.

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