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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2014 alle ore 06:38.

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Oggi il gip di Venezia potrebbe decidere della scarcerazione di Giancarlo Galan, coinvolto nell'inchiesta sul Mose con l'accusa di corruzione e associazione a delinquere. L'ex governatore del Veneto potrebbe dunque lasciare il carcere di Opera per essere sottoposto ai domiciliari.
La presidente dei gip Giuliana Galasso deciderà oggi su questo punto e sul patteggiamento della pena a 2 anni e 10 mesi, con l'aggiunta di una confisca di 2,6 milioni. Questo è quanto richiesto dagli avvocati difensori, ritenuto congruo dalla procura di Venezia. Oggi l'ultima parola spetta al gip. Se l'accordo verrà accolto, i legali hanno chiesto che l'udienza di patteggiamento possa tenersi il 16 ottobre prossimo, insieme agli altri indagati che hanno chiesto il patteggiamento. Galan, già ministro di Forza Italia, è detenuto nel centro medico del carcere di Opera dal 22 luglio, ma i suoi problemi clinici si sarebbero adesso risolti. La procura era già pronta a chiedere il rito immediato, che avrebbe bloccato la scadenza della custodia cautelare (21 ottobre).
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