Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2014 alle ore 06:38.

My24

TURCHIA
Proteste filocurde:
i morti sono 18
Sono almeno 18 le persone uccise martedì in Turchia durante le proteste filocurde contro il governo accusato di non fare abbastanza di fronte all'avanzata dei jihadisti sulla città curdo-siriana di Kobane. Le autorità hanno dichiarato il coprifuoco in sei province del Sud e dell'Est del Paese. A scontrarsi sono stati i sostenitori di Hizbullah, formazione islamista radicale che sosterrebbe i jihadisti dell'Isis, e il Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, vicino alle Ypg, le Unità di protezione del popolo, le milizie curde che difendono Kobane.
SIRIA
I raid non fermano
l'Isis a Kobane
Nonostante i raid aerei della Coalizione i jihadisti dell'Isis sono avanzati nella zona nord di Kobane, nel Nord della Siria (nella foto). Lo riferiscono fonti curde mentre anche l'Osservatorio siriano per i diritti umani, di Londra, che in mattinata aveva parlato di un arretramento conferma che l'Isis ha guadagnato terreno e ricevuto rinforzi. Stiamo facendo tutto ciò possiamo per fermare l'Isis, ma i raid aerei degli Usa e degli alleati da soli non riusciranno a salvare Kobane assediata dai jihadisti, ha detto il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby.
BANCA MONDIALE
Oltre un miliardo
i poveri sul pianeta
Il numero dei poveri nel mondo resta alto a livelli «inaccettabili»: nel 2011 i poveri erano ancora più di un miliardo (il 14% della popolazione mondiale), a fronte degli 1,2 miliardi del 2008 (19% della popolazione). Il Sud dell'Asia e le regioni dell'Africa sub-sahariana nel 2011 - scrive la Banca Mondiale - ospitavano 814 milioni del miliardo di poveri al mondo. «Molto di più deve essere fatto per mettere fine alla povertà. Se è scioccante avere una soglia di povertà di 1,25 dollari al giorno, è ancora più scioccante che un settimo della popolazione mondiale viva al di sotto di questa soglia», ha detto Kaushik Basu, capo economista della Banca Mondiale. «I livelli di disuguaglianza e povertà al mondo sono inaccettabili», ha aggiunto Basu. La crescita è centrale per ridurre la povertà ma la crescita deve essere inclusiva e sostenibile.
ALLARGAMENTO UE
Solo la Serbia
supera l'esame Ue
Forte preoccupazione per gli ultimi sviluppi in Turchia e per la situazione in Bosnia-Erzegovina, critiche al Montenegro e all'ex Repubblica jugoslava di Macedonia per i ritardi nelle riforme e promozione invece per la Serbia grazie agli sforzi fatti negli ultimi mesi. Sono questi i messaggi principali contenuti nei rapporti della Commissione europea sui Paesi candidati all'adesione alla Ue. «L'allargamento rimane lo strumento più efficace per promuovere la stabilità e lo sviluppo nei nostri Paesi vicini», ha affermato il commissario europeo responsabile del dossier, Stefan Fule, presentando i rapporti all'Europarlamento.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi