Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2014 alle ore 21:57.
L'ultima modifica è del 09 ottobre 2014 alle ore 22:41.

My24
(Ansa)(Ansa)

Per il debito pubblico, i tagli alle auto blu e agli stipendi dei top manager della Pa sono «noccioline, in termini macroeconomici», ma «un segnale importante» per i cittadini. Ospite di “Virus”, su Rai2, il premier Renzi difende il programma di riforme promosse del Governo, ed usa una metafora ciclistica: «Sono convinto che questo è il Tourmalet, è una salita difficile, impegnativa. Ma a me interessa sapere che intorno a me c'è la stragrande maggioranza di persone perbene». Renzi ostenta ottimismo nonostante gli attacchi di molte categorie. «Per uscire dall'attuale situazione di difficoltà - spiega - i sacrifici li devono fare tutti, nessuno escluso: i sindacati, i magistrati, e non solo i politici. Tutti i settori della Pa devono fare le cose per bene».

Renzi come Mr «risolvo problemi» Wolf di Tarantino
Renzi, presentato dal conduttore come mr «risolvo problemi» Wolf di Quentin Tarantino cita l'introduzione di un tetto agli stipendi della Pa come un esempio degli sforzi del governo per restituire fiducia agli italiani nella capacità della politica di dare risposte ai cittadini. «Se a palazzo Chigi c'è chi guadagna cifre incredibili come fai ad essere credibile?», si domanda il premier. «Il tetto dei 240mila euro lo abbiamo messo noi, mi sono presi gli insulti, per esempio, di una parte dell'Anm. 240mila euro? Mi sembra una cifra persino eccessiva. «Dobbiamo dare l'esempio», osserva ancora il presidente del Consiglio.

Tassa unica sulla casa a partire dal 2015
E la riduzione delle tasse, lo incalza un giornalista, citando il pasticcio Tasi-Imu? «Io ho iniziato», si difende il premier dopo aver risposto con un secco «no» alla domanda stia studiando un aumento delle tasse di successone e dell'Iva su alcune categorie di prodotti. Sulla tassazione degli immobili, Renzi spiega che l'obiettivo di palazzo Chigi è quello di una semplificazione delle imposte: «Dobbiamo dare ai sindaci certezze, una tassa unica spero già dal prossimo anno, senza burocrazia», una sola voce di entrata che semplifichi le sigle e che permetta ai cittadini di giudicare l'efficienza dell'amministrazione locale. Altra scommessa che il governo sta cercando di vincere, aggiunge Renzi, è l'abbassamento della pressione fiscale, insieme a misure per aumentare la fiducia e i consumi (vedi bonus da 80 euro, un «fatto di giustizia» che «saranno confermati anche per i prossimi anni»).

Taglio all’Irap, ma anche sgravi contributivi per chi assume
«Da imprese private noi incassiamo 23 miliardi di Irap», racconta il premier passando a parlare della tassazione sulle imprese. «Abbiamo deciso di ridurre questa tassa del 10%. Basta o no? Non credo, e infatti, aggiunge, questo taglio di 2,3 mld di euro l’anno dovrà essere accompagnato nella prossima legge di Stabilità da un intervento lo sgravio contributivo per chi assume lavoratori a tempo indeterminato». Il punto centrale, conclude Renzi, «è comunque quello di attrarre investimenti stranieri in Italia, che per venire da noi hanno bisogno di misure collaterali: certi tempi nelle autorizzazioni della Pa, una giustizia veloce». Torna quindi il tema delle riforme, filo conduttore dell’intervento di Renzi.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi