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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2014 alle ore 16:15.
L'ultima modifica è del 09 ottobre 2014 alle ore 16:54.

«La situazione in Europa cambierà quando Francia e Italia attueranno le riforme strutturali». Parola di Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, intervenuto oggi a Washington alle riunioni d'autunno del Fondo monetario.

Si tratta secondo l'esponente del Governo Merkel di un passo fondamentale per ridare fiducia all'Europa e far ripartire la crescita. Le sue parole giungono poche ore dopo il via libera del Senato italiano alla riforma del mercato del lavoro, definito «un passo importante» dalla cancelliera tedesca. Anche il Governo francese guidato da Manuel Valls ha un'agenda che prevede riforme come la liberalizzazione delle professioni e sgravi fiscali per rilanciare gli investimenti.

Schaeuble ha ammesso che in Europa c'è un problema di mancata crescita. Per questo, ha detto, «dobbiamo dare priorità agli investimenti e lottare per portare più crescita» nel continente. Quanto alla Germania, che negli ultimi giorni ha evidenziato preoccupanti segnali di rallentamento tanto che alcuni economisti parlano di un rischio di recessione, Schaeuble ha ribadito che «è il motore della crescita nell'Eurozona» e ha confermato le previsioni di un aumento del Pil dell'1,5% nel 2014. L'economia tedesca, ha aggiunto, «è più influenzata di altre da alcuni rischi», un probabile riferimento alla crisi ucraina, ma questo non cambia le stime del Governo, almeno per ora. L'impatto maggiore delle sanzioni alla Russia, ha concluso, si farà sentire su quel Paese e non sull'Europa.

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