Prostituzione, droga, contrabbando: ecco la mappa Ue del «Pil cattivo»
C'è un Pil “cattivo”, che misura il valore economico di droga, prostituzione e contrabbando. Finora ignorato dalle statistiche ufficiali, con le regole entrate in vigore a settembre concorre a pieno titolo alla formazione della ricchezza nazionale. Ecco la mappa Paese per Paese
di Chiara Bussi
10. La mappa Ue del «Pil cattivo» / Svezia
La Svezia è stata la pioniera del calcolo dell'impatto delle attività illegali sul Pil. Le prime stime sperimentali risalgono infatti al 2005. Secondo l'Ufficio di statistica di Stoccolma le attività fuorilegge valgono lo 0,17% del Pil pari a 5,3 miliardi di euro. Circa la metà del giro d'affari deriva dalla droga, ma nella ricognizione vengono considerati anche il contrabbando di alcol e il mercato delle scommesse. Nel Paese è illegale comprare servizi sessuali ma non è illegale venderli. La prostituzione vale 572 milioni.
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