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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2014 alle ore 13:50.
L'ultima modifica è del 14 ottobre 2014 alle ore 09:00.

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Intanto la procura di Genova, che sull'alluvione genovese, aveva già aperto un fascicolo per omicidio colposo, in seguito alla morte per annegamento dell'infermiere in pensione Antonio Campanella, ha aggiunto il reato di disastro colposo. Il fascicolo è a carico di ignoti.

Le prospettive future, però, non sono rassicuranti, visto che le previsioni meteorologiche di Mario Giuliacci oltre a registrare «temporali molto forti» in atto «su medio basso Piemonte, entroterra Liguria, mantovano, veronese, trentino e bresciano», sottolinea che «in queste aree è molto probabile che le piogge possono diventare anche “bombe d'acqua” a causa della forte intensità con la quale cadranno».

È stato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, peraltro, a spiegare che durante le ore dell'alluvione di Genova, «ci sono state zone nelle quali abbiamo avuto precipitazioni pari a 700 millimetri, quando in Italia la media annuale è di mille millimetri».

La Protezione civile fa sapere che, a livello provinciale, è attivo sul territorio il Centro coordinamento soccorsi di Genova, per individuare le strategie e gli interventi necessari al superamento dell'emergenza. A livello intercomunale, invece, sono stati istituiti sette Centri operativi misti e, a livello comunale, sono attivi 28 Centri operativi comunali. Attivato anche il Centro coordinamento soccorsi della Spezia, per seguire l'evoluzione della situazione di maltempo. Sono stati istituiti, poi, tre posti di comando avanzato del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, ai quali i cittadini possono rivolgersi per esigenze e criticità. I posti di comando si trovano in piazza della Vittoria (Genova), al Teatro della Corte (Genova) e nel Comune di Montoggio.

Attualmente sul territorio sono operative oltre 250 unità dei Vigili del fuoco, 250 militari dell'esercito per ripristinare la viabilità, più di 300 unità delle forze di polizia, oltre 120 unità della Croce rossa italiana e oltre 700 volontari del sistema regionale, cui si aggiunge il personale di Regione, prefetture ed enti locali e quello delle aziende dei servizi.
In seguito alla richiesta da parte della Liguria di risorse aggiuntive del sistema, sono state attivate le colonne mobili (composte da uomini, attrezzature e procedure operative) regionali del Piemonte e dell'Emilia Romagna e tre colonne mobili di organizzazioni di volontariato di protezione civile di livello nazionale, Anpas, Fir-Cb e Prociv Italia, per un totale di 243 operatori e 66 mezzi.

Intanto anche gli uomini del Gruppo operativo subacquei (Gos) della Marina militare sono accorsi a Genova per aiutare la popolazione a rimuovere l'acqua ed il fango. Un team di palombari di Comsubin è attualmente impegnato in zona Brignole/Foce in supporto alla popolazione con le proprie attrezzature specialistiche e alcune motopompe fornite dall'Arsenale militare della Spezia. La Marina militare ha inoltre reso disponibile il cacciatorpediniere Caio Duilio e la fregata Grecale, pronte per essere dislocate a Genova qualora la Protezione Civile lo ritenesse necessario.

«Ammonta a 95 milioni di euro l'impegno del governo per sanare le situazione del Bisagno». Lo ha detto il sindaco di Genova, Marco Doria, a margine di una riunione con Erasmo D'Angelis, responsabile di #Italia sicura. «C'è un impegno politico da parte del governo – ha detto il sindaco - a finanziare i lavori per la messa in sicurezza del tratto terminale del Bisagno. Di questi 95 milioni una parte dovrebbe essere disponibile nello Sblocca Italia - ha precisato - e ci consentirebbe di avere un importo di circa 18 milioni per avviare i lavori del terzo lotto e l'obiettivo politico è completare il rifacimento della copertura del Bisagno fino alla ferrovia», a Brignole.

Da segnalare l’iniziativa di Banca Carige, che ha lanciato a favore delle vittime dell'alluvione, una raccolta fondi di cui è la prima sottoscrittrice con una donazione di 10.000 euro. La direzione della Banca, d'intesa con la Caritas della diocesi di Genova, ha oggi provveduto all'accensione, presso la sede di Genova, del conto corrente n. 71684/80 intestato: Arcidiocesi Genova Caritas diocesana - Banca Carige alluvione 2014, codice Iban IT74M0617501400000007168480 sul quale i cittadini potranno effettuare le proprie donazioni, senza il pagamento di alcuna commissione. I versamenti possono essere fatti presso le filiali del Gruppo Banca Carige in tutta Italia o tramite l'home banking. Le somme raccolte finanzieranno le attività della Caritas diocesana in soccorso degli alluvionati.

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