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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2014 alle ore 13:07.
L'ultima modifica è del 14 ottobre 2014 alle ore 15:12.

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Joey Saputo con Marco Di Vaio (Lapresse)Joey Saputo con Marco Di Vaio (Lapresse)

La storia si ripete. Le cordate di imprenditori Salvaitalia (il caso Alitalia, tanto per citarne uno) sono condannate al fallimento e in questi tempi di crisi il trend appare sempre più evidente anche nel mondo dello sport. Da ieri notte, anche il Bologna Calcio è passato di proprietà , salvato dai capitali canadesi. Dopo una trattativa durata mesi e piena di colpi di scena, alle dieci di sera c’è stata la firma tra il presidente Albano Guaraldi e Joe Tacopina, l’avvocato di New York che rappresenta Joe Saputo, presidente della Saputo corp, un’azienda di 19.000 dipendenti con sede a Montreal ma con filiali negli Usa, Australia e Argentina, che produce formaggi e biscotti.

Saputo, già proprietario della squadra di calcio Montreal Impact, arriverà in città nei prossimi giorni e sabato assisterà allo stadio Dall’Ara alla partita contro il Varese: l’accordo prevede che versi subito nelle casse vuote del Bologna sei milioni di euro.

Addio al re del caffé
A niente dunque è servito il tentativo di salvataggio operato dalla coppia Albano Guaraldi e Gianni Morandi, che il 25 settembre scorso, con un blitz a Vicenza, avevano convinto il patron del caffé Sagafredo Massimo Zanetti, ad anticipare al cda 6 milioni di euro dal suo fondo personale e altri 6-7 entro Natale. La promessa dell’ex presidente non è bastata. I soci non hanno resistito all’impegno dettagliato, offerto e sottoscritto da Tacopina che prevede: liquidazione dei soci del club, bonifico internazionale di sei milioni che in 24 ore entrerà nel conto corrente del Bologna Calcio per l’aumento di capitale e altri 5,8 garantiti da fidejussione che saranno versati entro ottobre del 2015 e il rifacimento dello stadio Dall’Ara.

Il ruolo dei tifosi e di Gianni Morandi
Soddisfatti i tifosi del Bologna, che preferiscono diventare americani piuttosto che restare «una squadra ridicola senza un ghello», come si legge nelle tante pagine di supporto all’investimento americano Io sto con Joe, nate in questi mesi .

Più difficile da leggere la posizione dell’ex presidente onorario e socio della squadra Gianni Morandi, che il 25 settembre scorso aveva postato sul suo profilo Facebook una foto scattata a Treviso che lo ritraeva con Albano Guaraldi, Massimo Zanetti, Luca Baraldi che riportava nella didascalia «Giornata importante per il BOLOGNA F.C. Massimo Zanetti, grande imprenditore di livello mondiale e tifoso rossoblu, ha assicurato il suo appoggio alla società e alla squadra». Il giorno dopo però il cantante bolognese aveva postato un altro commento più sibillino che lasciava capire che la faccenda non era ancora chiusa : «Devo stare molto attento a postare qualcosa quando si tratta di calcio. Ieri io ho pubblicato su questa pagina una notizia che mi sembrava bellissima per il BOLOGNA calcio. Invece ho ricevuto una serie di improperi, proteste e insulti incredibili. Capisco la passione e il cuore dei tifosi ma sono rimasto sorpreso e senza parole. Però non voglio smettere di sorridere, con il tempo le cose si chiariranno...».

Pare dunque che quel giorno sia arrivato. Il Bologna calcio, nato il 3 ottobre 1909 per mani straniere (il primo presidente fu l’odontoiatra svizzero Louis Rauch), torna ad essere una squadra, con più prospettive, finanziata però da risorse non italiane che provengono da Montreal.

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