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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2014 alle ore 18:14.
L'ultima modifica è del 14 ottobre 2014 alle ore 20:09.

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Reduce da un tour che lo ha portato anche in Germania e in Russia, dove ha firmato accordi per un valore di miliardi di euro, il premier della Repubblica popolare cinese, Li Keqiang è stato ricevuto questo pomeriggio a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Dopo l'esecuzione degli inni nel cortile d'onore Renzi e Li, accompagnati dalle delegazioni di ministri, sono saliti nella sala Verde per il colloquio bilaterale. Al termine, Renzi ha così sintetizzato l’incontro: «Noi oggi firmiamo 20 accordi commerciali per un valore di 8 miliardi». Poi, intervenendo al business forum Italia-Cina, la frecciata alla linea del rigore : «Ormai tutto il mondo capisce che la crescita è una priorità, solo qualcuno in Europa ancora non lo capisce».

Export da Italia a Cina in crescita, «ma possiamo fare di più»
Con la Cina «iniziamo un grande progetto di cooperazione e di partnership», che rafforzerà l'export dall'Italia alla Cina, già «cresciuto dell'8,3% nel 2013. Ma, ha promesso Renzi al termine del colloquio con il collega cinese, «possiamo fare di più»: «In questo momento è molto forte l'attenzione degli investitori cinesi verso il nostro paese e ne siamo ben felici». Da parte sua, il premier cinese ha comnfermato l’esistenza di ampi spazi per estendere la collaborazione commerciale tra i due paesi («Possiamo lavorare per ottenere di più in futuro»), sottolineando alla stampa che il suo paese «non desidera un surplus nei rapporti commerciali bilaterali». Per questo, in futuro, la Cina intende «importare più prodotti made in Italy» di alta tecnologia e creatività. Li ha poi sottolineato l'importanza di aumentare gli «investimenti reciproci» e di «incoraggiare le collaborazioni tra imprese piccole e medie».

Ravioli e spaghetti cinesi in cambio di pizza
Ispirandosi al tema centrale del prossimo Expo di Milano 2015, Li ha auspicato il rafforzamento degli scambi di prodotti gastronomici tra la Cina e l'Italia, «due regni del cibo ottimo»: «ravioli e spaghetti cinesi per spaghetti e pizza italiani, molto apprezzati dai nostri cittadini». Immediata la replica di Renzi, che al termine delle dichiarazioni alla stampa ha ricordato la cena di questa sera tra le due delegazioni italiana e cinese: «vediamo se il cibo italiano sarà all'altezza di quello cinese».

In serata la cena ufficiale a palazzo Barberini
Dopo le dichiarazioni alla stampa, lo spostamento a Palazzo Barberini, per assistere alla firma degli accordi accordi commerciali tra l'Italia e la Cina citati dal premier italiano. A seguire, la cena ufficiale. Giovedì e venerdì il premier cinese parteciperà a Milano al vertice Asem tra i leader dell'Unione europea e quelli dell'Asean (l'Associazione delle nazioni del sudest asiatico). Nel corso dei due giorni di soggiorno nella Capitale Li vedrà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini.

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