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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2014 alle ore 22:40.
L'ultima modifica è del 16 ottobre 2014 alle ore 09:26.

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800 mln per le partite Iva a basso reddito
Tra le novità, lo stanziamento da 800 mln per le partite Iva. «Oltre 900mila italiani - ha spiegato il premier in conferenza stampa - avranno accesso ad uno sgravio fiscale inserito in misure già previste: in soldoni, chi ha come partita Iva un basso reddito, anziché spendere migliaia di euro per tasse e commercialista, avrà un regime forfettario che significherà un risparmio di 800 milioni per 900mila titolari di partite Iva». In pista anche 500 milioni per rafforzare gli sgravi per le famiglie numerose, e 300 milioni di euro per finanziare il credito d'imposta per la ricerca e l'innovazione.

Prevista anche una “riserva” da 3,4 miliardi
Scorrendo l'elenco delle voci di spesa, Renzi ha citato 6,9 miliardi per le cosiddette spese indifferibili a legislazione vigente, come i costi per le missioni internazionali: «Noi abbiamo fatto un'operazione di pulizia, trasparenza e serietà», ha sottolineato Renzi parlando dello stop all’abitudine delle spese non coperte. Altri 3 mld per evitare l'attivazione di clausole di salvaguardia previste da governi precedenti, 1,5 mld netti per gli ammortizzatori sociali e, per la scuola, 500 milioni («perché è sull'indebitamento netto, la misura in realtà vale 1 mld») per «assumere tutti i 149mila insegnanti delle graduatorie a esaurimento. In legge di stabilità anche «una riserva di 3,4 miliardi di euro. Perché di questi tempi è sempre meglio averla».

Spazio di manovra per i Comuni sul Patto di stabilità
La legge di Stabilità prevede anche 1 miliardo di euro per alleggerire i paletti del Patto di stabilità per i Comuni. «In soldoni i Comuni avranno il 70% di spazio in più». «Mi piacerebbe essere un sindaco con questa legge», ha sottolineato Renzi. Di nuovo, la scelta di destinare 250 milioni di euro per subentrare ai comuni agli Enti locali nella spesa per gli uffici giudiziari sul territorio. Nella legge di Stabilità 2015 anche «150 milioni di euro per Roma e Milano». Renzi ha spiegato che si tratta di «extra costi di Roma capitale» e del finanziamento di interventi per l'Expo di Milano 2015. Un miliardo e 200 miliondi verranno utilizzati per la voce cofinanziamenti di fondi europei.

Tfr in busta paga, operazione al via
Altri 100 mln di euro serviranno «a garanzia del Tfr. Così chi vorrà usufruirne lo potrà fare», ha chiarito il premier, parlando dello stanziamento che permetterà ai lavoratori di usufruire su base volontaria del Tfr in busta paga (anche al 100%), opzione fortemente voluta da Renzi per far ripartire i consumi e che sarà a costo zero per le imprese. Le banche che anticiperanno alle imprese le risorse per pagare il Tfr in busta paga avranno la stessa remunerazione che oggi viene garantita al Tfr in azienda (1,5% più lo 0,75% del tasso d'inflazione). L'operazione scatterà solo nella seconda parte del 2015.

Renzi alla Ue: per l’Italia «circostanze straordinarie»
Varata la legge di Stabilità, l'attenzione si sposta ora a Bruxelles, dove l'Unione europea metterà sotto il microscopio la manovra di bilancio italiana e il 29 ottobre darà il suo giudizio sulle scelte del governo Renzi, chiedendo eventuali correzioni di rotta. «Nella lettera alla commissione Ue noi pensiamo che per l'Italia valgano la duplice categoria delle circostanze straordinarie: riforme strutturali e situazione economia. La situazione è evidente, abbiamo inserito un aggiustamento strutturale ma siamo comunque disposti a dialogare con la commissione di oggi e domani», ha sottolineto Renzi parlando con i giornalisti.

Manovra espansiva e «seria»
Preceduto da un vertice di governo sull'epidemia Ebola e una conference call del premier sullo stesso tema con i colleghi di Usa, Francia, Gb e Germania, il Consiglio dei ministri ha dato dunque il via libera ad una manovra di tipo espansivo, con interventi sia sul fronte della domanda, cioè sui salari e sui consumi, che sull'offerta con stimoli all'economia a partire dalla riduzione dell'Irap per le imprese. La manovra, ha spiegato Renzi alla stampa, «realizza tutte le cose sulle quali in questi mesi ci avete detto “ah non ce la farete mai”. Come quella volta che abbiamo lanciato gli 80 euro. Quando dicevate che non c'erano le coperture... è una manovra seria» che risponde alle richieste internazionali.

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