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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2014 alle ore 22:05.
L'ultima modifica è del 18 ottobre 2014 alle ore 10:56.

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L'amministrazione Obama teme sempre più che Ebola diventi una pandemia globale e che colpisca anche negli Usa come in Africa occidentale dove ha fatto in sei mesi oltre 4.500 morti. Per questo ha ordinato a diversi laboratori avanzati di produrre su vasta scala il siero “miracoloso” ZMapp, di cui si sono esaurite le scorte, e che si è finora rivelato il più efficace, anche se è ancora in fase sperimentale, sui contagiati.

ZMapp venne dato a luglio ai missionari americani, il dottor Kent Brantly e l'infermiera Nancy Writebol, che guarirono dopo aver contratto il virus in Liberia ed essere stati dati per spacciati.

Tra i laboratori coinvolti dalla Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA), che coordinerà le ricerche e verificherà gli sviluppi, il Texas A&M Health Science Center e il Centers for Innovation in Advanced Development and Manufacturing lavoreranno con il colosso farmaceutico britannico GlaxoSmithKline.

A questi si aggiungono l'Emergent Biosolutions di Baltimore e un altra struttura a Holly Springs in North Carolina, coordinati dal colosso elvetico Novartis AG.
L'appuntamento per una verifica è vicino: il 10 novembre il Barda selezionera uno o più laboratori per iniziare la produzione di massa dello ZMapp, messo a punto dalla Mapp Biopharmaceutical di San Diego in California.

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