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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2014 alle ore 11:52.
L'ultima modifica è del 18 ottobre 2014 alle ore 18:20.

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La cultura italiana, al suo meglio, può attraversare i confini della lingua ed essere proposta, in inglese, al mondo intero. O perlomeno al vasto pubblico internazionale che anima in questi giorni i numerosi incontri dell'Universal Forum of Cultures di Napoli e dintorni. La Domenica del Sole 24 Ore si propone domenica 19 ottobre nella doppia versione, in italiano e in inglese, grazie proprio a una collaborazione con il Forum partenopeo, nella convinzione condivisa che il supplemento culturale del Sole 24 Ore può rappresentare uno specchio alto e fedele della cultura italiana di ieri e di oggi.

Una cultura di altissima qualità, che non ha nulla da invidiare, ed è sempre pronta a dialogare con il meglio degli studi mondiali. «Il brand culturale del nostro Paese da cui è sempre dipeso anche il nostro successo economico nel mondo (con la moda, i motori, il lusso, il design e il Made in Italy in generale) – dichiara Armando Massarenti, responsabile della Domenica del Sole 24 Ore, – ha perso posizioni negli ultimi anni fino ad arretrare nel 2013 a un misero 15° posto. Anche le istituzioni, con alcune notevoli eccezioni, ormai da tempo sembrano essersi arrese a un declino inesorabile e faticano a rappresentare e diffondere le nostre eccellenze culturali nel mondo. Il Sole 24 Ore, attraverso la forte reputazione di cui gode nell'ambito della cultura, può contribuire fortemente al rovesciamento di tale situazione rendendo disponibile, in lingua inglese, il suo principale strumento culturale: il supplemento Domenica. Questo è un esperimento, ma la speranza è di poter realizzare il prodotto in continuità».

La Domenica del Sole 24 Ore insomma, questa è la scommessa, rappresenta uno specchio riconosciuto di ciò che di meglio l'alta cultura (ma non solo) produce nel nostro Paese e potrebbe costituire un eccellente biglietto da visita dell'Italia nel mondo. Ne sono una riprova i contenuti di questo numero: dalla discussione sulle radici italiane dell'Illuminismo radicale svolta da Massimo Firpo (che implicitamente dialoga e arricchisce un audace progetto di ricerca Jonathan Israel a Princeton), allo «Spettacolare Bramantino» di Marco Bona Castellotti, alla qualità letteraria dello scrittore Ermanno Cavazzoni (con il suo esilarante e tragico racconto sulla sfortuna di vincere al Lotto), a Goffredo Fofi che recensisce il film di Martone su Leopardi, alle riflessioni amare di Ermanno Bencivenga (filosofo italiano emigrato a Irvine, California) su come abbiamo distrutto la nostra gloriosa scuola di logica. Sì, perché è bene parlare del nostro Paese non solo come “Paese delle meraviglie” culturali ma anche per i problemi che restano aperti e che a volte gli impediscono di valorizzare i nostri stessi talenti, come ci ricorda ogni settimana il direttore Roberto Napoletano nella sua rubrica Memorandum (qui proposta in un dialogo caprese con Donna Tartt).

La Domenica in inglese verrà presentata anche martedì 21 ottobre a Firenze agli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo: l'iniziativa voluta dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con Miur e Mibact. L'italiano è la seconda lingua straniera studiata nel mondo. Questa è un'ottima notizia. E la Domenica del Sole 24 Ore si propone come strumento per contribuire a diffondere ulteriormente nel mondo l'amore per il nostro paese.

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