Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2014 alle ore 06:39.

My24


LUSSEMBURGO. Dal nostro inviato
Nel tentativo di meglio collaborare nella lotta contro l'epidemia di Ebola, i Ventotto hanno deciso ieri di nominare un prossimo coordinatore europeo, sulla falsariga di quanto ha deciso qualche giorno fa il governo americano. Riuniti in Lussemburgo, i ministri degli Esteri hanno notato «l'aumento esponenziale» delle persone infette nei paesi africani più colpiti. Per ora, la richiesta inglese di raddoppiare gli sforzi economici per contrastare il virus è rimasta lettera morta.
I ministri degli Esteri «sono unanimi per dire che l'idea di un coordinatore europeo per la lotta contro Ebola è una buona idea», ha detto il capo della diplomazia francese Laurent Fabus. Dopo la decisione di ieri, i Ventotto dovranno tratteggiare le competenze della persona, per meglio selezionare il nuovo coordinatore. Finora il virus ha fatto oltre 4.500 vittime, con un tasso di mortalità del 70%. Una infermiera spagnola, ammalata nei giorni scorsi, sarebbe però guarita, secondo le autorità spagnole.
Il problema nella risposta europea è che in materia sanitaria la competenza rimane nazionale. Finora, i paesi sono andati in ordine pericolosamente sparso. La Gran Bretagna è stata rapida a introdurre controlli negli aeroporti di arrivo. Altri paesi hanno seguito, ma la maggioranza degli stati non ha optato per questa scelta. In un comunicato, i Ventotto riconoscono che è necessario un aumento degli sforzi europei che siano «uniti e coordinati».
Nel fine settimana, il premier inglese David Cameron ha chiesto un forte aumento del denaro messo a disposizione dai Ventotto per lottare contro Ebola. In una lettera al presidente del Consiglio Herman Van Rompuy, l'uomo politico ha chiesto un bilancio di un miliardo di euro, il doppio rispetto ai 500 milioni assicurati finora dall'Unione. Il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, ha spiegato che l'Italia ha messo a disposizione cinque milioni di euro, e promesso altri 50 milioni.
Il tema verrà ripreso dai capi di Stato e di governo quando si riuniranno giovedì e venerdì a Bruxelles. La malattia sta avendo un impatto economico in Africa Occidentale, e non solo. Secondo numerosi studi accademici, recenti epidemie, come quelle respiratorie SARS e H5N1 che colpirono l'Asia negli anni scorsi, hanno dimostrato che a pesare sulla congiuntura non è stata tanto la malattia in sé quanto le misure prese per evitarla (cancellazione di viaggi, chiusura di scuole ecc).
Sempre ieri, i ministri hanno deciso di ampliare le sanzioni contro la Siria, sempre in piena guerra civile, bloccando la vendita di carburante per aerei e aumentando il numero di esponenti del regime a cui vietare il viaggio in Europa. Sul fronte delle sanzioni relative alla crisi ucraina, la signora Mogherini ha detto che le sembra molto difficile «che da qui a meno di 15 giorni ci possano essere sul terreno novità talmente positive da consentire una revisione già al 31 ottobre delle misure che erano state prese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi