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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2014 alle ore 16:52.
L'ultima modifica è del 23 ottobre 2014 alle ore 13:52.

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(Afp)(Afp)

Alcuni uomini armati hanno fatto irruzione nel Parlamento canadese, ferendo a morte un soldato che si trovava all'esterno dell'edificio: si tratta di un militare di origine italiana, Nathan Frank Cirillo; il militare aveva 24 anni ed era un riservista del reggimento Argyll and Sutherland Highlanders of Canada nella base di Hamilton, in Quebec. Uno degli attentatori è stato ucciso dalle forze dell’ordine, mentre «uno o due» complici avrebbero aperto il fuoco dal tetto dell'edificio.

La polizia ha identificato l’attentatore ucciso. L'aggressore è un trentaduenne bianco caucasico, cittadino cadanese, e il suo nome di battesimo è Michael Joseph Hall. Convertitosi all'Islam, Hall, nato nel Quebec, ha preso il nome di Zehaf-Bibeau. Condannato per reati di droga nel 2004 e nel 2009, Hall Zehaf Bibeau era noto alla giustizia canadese e gli era già stato ritirato il passaporto, perché considerato «ad alto rischio».

La sede del Parlamento di Ottawa è stata circondata dai militari e sono stati avvertiti colpi d'arma da fuoco all'interno. Un commando di soldati armati è stato dispiegato davanti all'ufficio del primo ministro Stephen Harper, che è riuscito a lasciare la sede e ha parlato di «attacco spregevole». Il Governo ha ordinato la chiusura di tutte le basi delle forze armate nel Paese e degli uffici federali. Il centro di Ottawa è stato blindato dalle forze dell’ordine. Il Norad - il Comando di difesa aerospaziale del Nordamerica - è stato posto in massima allerta e ha aumentato il numero di aerei pronti a partire in caso di necessità.

«Abbiamo preso tutte le misure adeguate per assicurare che il Norad sia pronto a rispondere velocemente ad ogni emergenza», ha detto il portavoce del Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America, Jeff Davis. Anche l'Fbi ha alzato il grado di allerta.
L'ambasciata d'Italia ad Ottawa, al pari degli edifici del governo canadese e delle scuole, è stata chiusa per precauzione. Chiusa anche l'ambasciata canadese a Washington.

Panico in Parlamento
Uno dei presunti attentatori sarebbe un 20enne. Ci sarebbero stati anche tre feriti, due dei quali, secondo quanto riporta l’emittente televisiva Cbc, non sarebbero in pericolo di vita e sarebbero stati trasportati in ospedale.Una ventina di colpi di arma da fuoco, secondo alcuni testimoni, sarebbero stati sparati dentro il Parlamento canadese dove era in corso una riunione politica del partito conservatore guidata dal premier Harper. A sparare sarebbe stato almeno un uomo avvistato con un fucile. Il soldato colpito all'esterno era di guardia al National Memorial War, il monumento che celebra le vittime canadesi della prima guerra mondiale.

Ipotesi commando
La polizia riferisce che sono tre le sparatorie avvenute a Ottawa: la prima davanti al National War Memorial, la seconda al Rideau Centre e la terza al Parlamento. Tutti gli edifici fanno parte del complesso governativo noto come Parliament Hill. S'indaga al momento sull'ipotesi che possa trattarsi dell'azione d'un commando.

Sospetto terrorismo
La sparatoria è avvenuta all'indomani della morte di un altro militare canadese, che era rimasto ferito in quello che si sospetta essere un attacco terroristico. Il soldato è stato investito, insieme ad un altro militare che è rimasto ferito in modo non grave, da una macchina guidata da un giovane convertito all'Islam, in un parcheggio di
Saint-Jean-sur- Richelieu, una cittadina ad una quarantina di chilometri a sud est di Montreal. L'aggressore, il 25enne Martin Rouleau, è stato poi ucciso dalla polizia durante un'inseguimento ad alta velocità.

«Estremista islamico»
La polizia canadese teneva sotto controllo Rouleau come sospetto estremista islamico e gli aveva anche ritirato il passaporto. Il giovane si era convertito all'Islam circa un anno fa. Si era fatto crescere una lunga barba, indossava lunghi abiti in stile mediorientale, si faceva chiamare Ahmed e sosteneva la jihad sulla sua pagina Facebook.

Gli attacchi potrebbero essere stati condotti per rappresaglia contro l’adesione del governo canadese alla coalizione contro l’Isis in Iraq e Siria guidata dagli Usa.

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