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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2014 alle ore 06:40.

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NEW YORK
Il Canada mette in campo una nuova legislazione anti-terrorismo, per scacciare la paura e garantire maggiori poteri alle forze di sicurezza e di intelligence. Un giro di vite dopo che mercoledì la vulnerabilità del Paese è stata manifestata in maniera drammatica dall'assalto armato al Parlamento di quello che si è rivelato un solo attentatore, Michael Zehaf-Bibeau. Strette di sicurezza attorno a potenziali obiettivi simbolici o strategici sono scattate anche negli Stati Uniti dopo che il presidente Barack Obama, davanti alla minaccia di nuove violenze estremiste, ha dichiarato Washington e Ottawa «in completa sintonia».
Le misure volute dal governo di Stephen Harper - in preparazione da ottobre e ora accelerate dalle polemiche sui fallimenti delle forze dell'ordine - rafforzano anzitutto l'autorità dei servizi segreti, il Canadian Security Intelligence Service, incaricato di monitorare residenti e cittadini sospettati di essersi radicalizzati. Una norma consentirebbe di vietare il rientro nel Paese da zone di combattimento, per arginare i rischi di contatti con gruppi quali Isis. Una precedente legge aveva già definito come reato il tentativo di recarsi all'estero per propositi terroristici.
A Washington, dove le norme anti-terrorismo sono state enormemente rafforzate all'indomani degli attentati dell'11 settembre del 2001, tra i luoghi ai quali è stata ora garantita protezione straordinaria c'è anche la Tomba dedicata al milite ignoto nel cimitero di Arlington. Un simile monumento a Ottawa è stato il primo obiettivo dell'attentatore. Il rischio di una nuova generazione di terroristi - gruppi come estremisti singoli o folli, spesso di origine "domestica" - è ben presente in America: nel fine settimana sono state fermate a Londra tre ragazze di Denver, due di origini somale e una sudanese, decise a recarsi in Siria per unirsi all'Isis.
Ma è in Canada, per decenni risparmiato dal terrorismo di ispirazione internazionale, che il trauma resta profondo, con decine di spari echeggiati dal War Memorial fin dentro il Parlamento. Tanto più che l'attentato, dopo una notte passata dalla polizia a stacciare una capitale paralizzata a caccia di possibili complici, è stato uffficialmente attribuito non a una articolata cellula ma a un uomo solo, il canadese convertito all'Islam Zefah-Bibeau. Le sue motivazioni restano oggetto di indagini, ma lo spettro della tragedia che avrebbe causato un attacco coordinato spaventa. Uno spettro prevedibile: proprio martedì Ottawa aveva inviato sei aerei militari per la campagna contro Isis in Medio Oriente. E lunedì un altro canadese radicalizzato aveva investito e ucciso un soldato alla periferia di Montreal.
Ieri hanno inoltre cominciato a emergere i dettagli della travagliata storia personale del 32enne Zehaf-Bibeau. Aveva frequentato un liceo privato ma non era nuovo a scontri con la legge, per droga e reati minori. Nel 2011 era stato arrestato per furto e minacce, risolte con un giorno di carcere e cento dollari canadesi di multa. Di recente, stando a fonti statunitensi, aveva sposato l'Islam.
La madre, Susan Bibeau, ha detto di essere sconvolta per le vittime, il caporale Nathan Cirillo ucciso al War Memorial e i feriti nella successiva sparatoria. «Sarà mai possibile - si è chiesta - spiegare un gesto simile?». Senza risposta è anche l'interrogativo sul difficile ritorno alla normalità del Canada. Il primo ministro Harper, dopo aver parlato alla nazione fin dalla notte per affermare che il Paese «non verrà mai intimidito», ha deposto una corona di fiori al War Memorial. Una cerimonia ancora scossa da attimi di tensione, davanti all'arresto di un uomo che aveva cercato di varcare le barricate di protezione e poi rivelatosi disarmato. Il Parlamento ha invece riaperto i battenti senza incidenti, per considerare le iniziative anti-terrorismo, dopo che lo Speaker Andrew Scheer ha dichiarato il ritorno al lavoro «un chiaro messaggio sulla determinazione del Canada a preservare libertà e democrazia». Un'accoglienza particolare ha ricevuto il responsabile della sicurezza presso la Camera dei deputati, il sergeant-at-arm Kevin Vickers, che ha ucciso l'attentatore all'ingresso del Parlamento: al suo ingresso è stato salutato da una lunga ovazione.
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DUE ATTENTATI IN 48 ORE
L'attacco al Parlamento
Mercoledì mattina, poco prima delle dieci, un uomo - poi identificato come Michael Zehaf-Bibeau - ha ferito a morte un soldato presso il Memoriale di guerra di Ottawa; quindi è riuscito a entrare nel Parlamento, dove era in corso un intervento del premier Stephen Harper, prima di essere ucciso da un ex poliziotto responsabile per la sicurezza
Il precedente
Lunedì un altro convertito all'Islam, il 25enne Martin Couture-Rouleau, aveva investito con l'automobile due soldati, uccidendone uno, vicino a Montreal. Couture-Rouleau era nella stessa lista nera degli elementi a rischio terrorismo in cui si è scoperto poi essere inserito anche Michael Zehaf-Bibeau

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