Ebola, i cinque farmaci anti-virus dei colossi Usa. E quanto valgono
Non solo ZMapp: dalla California al North Carolina, i rimedi elaborati dai giganti americani del bio-tech
1. Ebola, i cinque farmaci/ ZMapp – Mapp Biopharmaceutical
(Corbis)
Lo ZMapp, sviluppato dalla californiana Mapp Biopharmaceutical, è un trattamento sperimentale per gli individui già affetti da Ebola. Il farmaco è una combinazione di tre anticorpi monoclonali, elaborati per attaccare il virus e impedirne la diffusione. Il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti precisa che non si tratta né di un siero né di un vaccino: “È troppo presto per sapere se Zmapp sia efficace, perché è ancora in fase sperimentale e non è stato ttestato sugli umani quanto a sicurezza ed efficacia”.
Lo ZMapp è stato a volte accreditato come il rimedio più valido all'epidemia, ma è la stessa Mapp Biophamarceutical a ribadire che “non sa” se il farmaco possa funzionare perché i dati sono “estremamente limitati” e riferiti alle sperimentazioni su sole cavie animali come le scimmie. Non è neppure chiaro se il medicinale possa aver contribuito alla salvezza di Kent Brantly e Nancy Writebol, i due cittadini americani guariti dopo aver contratto il virus in Liberia: a entrambi è stato dato Zmapp, ma in tutti e due i casi le autorità hanno attribuito il miglioramento alla terapia di supporto raccomandata dal Cdc come unico “rimedio standard” dei casi certificati. Il controesempio del caso è un missionario spagnolo di 73 anni, morto nonostante l'uso di ZMapp.
Le aspettative restano elevate. L'amministrazione Obama ha chiesto di studiare un aumento di produzione di ZMapp, che nell'immaginario comune resta una delle sigle più note nel contrasto all'epidemia. Mapp Biopharmaceutical ha appena incassato 150mila dollari dalla Bill & Melinda Foundations, dopo un accordo da 42,3 milioni di dollari siglato con le autorità americane per “accelerare” le ricerche sui trattamenti.
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