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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2014 alle ore 17:25.
L'ultima modifica è del 26 ottobre 2014 alle ore 17:44.

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Tutti contro la “provocazione” del finanziere (e amico del premier) Davide Serra, proprietario del Fondo Algebris, che ieri nel suo intervento alla Leopolda lanciava il classico sasso nello stagno chiedendo all’esecutivo di limitare il diritto di sciopero nel pubblico impiego. Tra i primi a bocciare senza appello l’idea di Serra la ministra della Pa Marianna Madia, perchè «il diritto di sciopero non può essere considerato un costo», ma è «un diritto costituzionalmente garantito e il Governo, a maggior ragione, difende e tutela la Costituzione».

Migliore: diritto di sciopero non è uno dei tanti
Poi è la volta di un renziano dell’ultim’ora, Gennaro Migliore, ex parlamentare di Sel entrato nel Pd da appena quattro giorni, anche lui netto nel respingere di mettere paletti all’astensione dal lavoro negli uffici pubblici. Il diritto di sciopero, ricorda dal palco, «non è uno dei tanti, è il primo perche è l'ultimo a disposizione quando non si hanno altri strumenti per lottare».

Rossi pessimista: «Se si parte da qui non si va lontano»
Sempre in casa Pd, il bersaniano governatore della Toscana, Enrico Rossi, invita con un post su Facebook il Pd e il Governo a tener conto della manifestazione Cgil contro il Jobs act di sabato («Nessuno a sinistra può ignorarla»). Perchè, aggiunge, «se si parte dalle affermazioni del finanziere Davide Serra, che se la prende con il diritto di sciopero e per il quale il Pd non è di sinistra né di destra, si andrà poco lontano». Tra gli spunti emersi dalla Leopolda, conclude Rossi, molto meglio dar retta al manager Andrea Guerra «che invita certi industriali a fare autocritica e a investire di più nelle aziende».

L’altolà del fronte sindacale
Dal fronte sindacale arriva un inevitabile altolà, con il segretario generale Fiom Cgil Firenze, Daniele Calosi, che da un lato non si stupisce più di tanto, ricordando il «filo rosso che unisce le dichiarazioni di ieri di Serra e quelle già rese in passato su questi temi», dall’altro sottolinea soddisfatto la presa di distanza a caldo del sottosegretario Graziano Delrio («Non credo che questo sia uno dei problemi dell'Italia. Noi abbiamo bisogno di creare posti di lavoro più che di limitare il diritto di sciopero») alle parole di Serra. E conclude: «Il diritto di sciopero è un diritto costituzionalmente previsto, da una Costituzione nata durante il periodo della Resistenza».

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