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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2014 alle ore 18:17.
Le banane Chiquita diventano brasiliane. I colossi sud americani Cutrale e Sanfra acquistano Chiquita Brands International per 14,50 dollari per azione. Un'operazione da 1,3 miliardi di dollari, incluso il debito, che dovrebbe chiudersi fra la fine dell'anno e l'inizio del 2015 e che arriva dopo il no degli azionisti di Chiquita all'offerta di Fyffes, dalla quale sarebbe nato il gigante mondiale delle banane.
Il matrimonio con Fyffes avrebbe consentito a Chiquita di spostare il quartier generale in Irlanda e godere così di aliquote fiscale più favorevoli. La transazione era una di quelle nel mirino delle autorità americane, che di recente hanno avviato una vera “battaglia” contro la fuga delle multinazionali americane all'estero tramite acquisizioni per pagare imposte più basse. Una guerra che ha già fatto tramontare un'altra intesa miliardaria, con Abbvie che ha rinunciato all'acquisizione dell'irlandese Shire citando proprio i paletti imposti dal Tesoro americano.
Chiquita convola così a nozze con uno dei giganti del mercato mondiale del succo d'arancia, Cutrale, e con Safra Group, società di investimento guidata dal miliardario brasiliano, Joseph Safra. Un matrimonio con il quale potrà accedere alla rete di distribuzione e di logistica di Cutrale, con una possibile spinta alle vendite in grado di invertire il trend di calo degli ultimi anni. Lo scorso anno i ricavi di Chiquita sono calati a 1,97 miliardi di dollari dai 2,02 miliardi di dollari dell'anno precedente.
Per Cutrale e Safra l'offerta accettata è la terza presentata da agosto, quando aveva messo sul piatto 13 dollari per azione, con un premio del 29%. All'inizio di ottobre Cutrale e Safra hanno rivisto al rialzo l'offerta a 14 dollari per azione, per ritoccarla di nuovo giovedì prima del voto del consiglio di amministrazione. La prima offerta era stata accolta con scetticismo dal cda, che da marzo si era concentrato su Fyffes. Ma un'apertura si è vista in settembre, quando Chiquita ha ritardato il voto degli azionisti su Fyffes e invitato Cutrale-Safra a presentare un'altra offerta. Fyffes era quindi corsa ai ripari, addolcendo i termini del proposto matrimonio, ovvero concedendo a Chiquita una quota maggiore della società che sarebbe nata dalla fusione.
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