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Spread, banche e lavoro: i numeri del derby Italia-Spagna

La Spagna riparte dopo aver sfiorato il default. Mentre l'economia italiana non trova ancora la via della crescita. Ecco il confronto tra i due Paesi dopo la grande crisi

3. Derby Italia-Spagna/La stabilità politica di Madrid

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In termini di spread, nella grande crisi - dal crollo di Lehman alle tensioni sui debiti sovrani dell’Eurozona, fino alla ripresa incerta degli ultimi due anni - le posizioni tra i due Paesi si sono invertite più volte. Sia quando al governo c’erano Silvio Berlusconi e José Luis Zapatero, sia da fine 2011 con il governo tecnico di Mario Monti e quello guidato dal premier conservatore Mariano Rajoy. E anche da metà 2013 con Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Nonostante le tensioni con le regioni, lo scontro con la Catalogna, le difficoltà sui conti pubblici e alcuni scandali di corruzione, la Spagna ha sempre potuto contare su una maggiore stabilità politica. Da quando ha vinto le elezioni a fine 2011, Mariano Rajoy ha sempre avuto le spalle coperte da un’ampia maggioranza in Parlamento. In Spagna non ci sono dubbi che la legislatura terminerà come previsto nel 2015. Rajoy ha potuto introdurre misure di pesante austerity e realizzare alcune riforme strutturali, senza trovare alcun ostacolo. Una situazione rischiosa per il Paese, per la mancanza di opposizione politica e di dialogo sociale, ma certo più stabile di quella che ha accompagnato i diversi governi italiani.

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