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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2014 alle ore 23:02.

Momentaneamente occupato da 300 lavoratori delle Acciaierie speciali Terni il raccordo Terni-Orte e la superstrada E45 in entrambe le direzioni. I lavoratori si sono riuniti con la Rsu poco prima delle 19.00 di venerdì per un'assemblea informativa di fronte i cancelli della fabbrica. «Le Rsu - spiega una nota - valorizzando la convocazione del Mise per il giorno 6 novembre, hanno deciso di proseguire lo sciopero fino al giorno stesso perché anche l'azienda non ha provveduto al pagamento degli stipendi».
Successivamente oltre 300 lavoratori sono partiti in corteo, raggiungendo il raccordo Terni-Orte che è stato momentaneamente occupato. Poi hanno percorso a piedi diversi chilometri raggiungendo la E45 dove hanno interrotto il traffico.
«Nei giorni scorsi avevamo chiesto prima al prefetto di Terni poi al ministro Guidi di intercedere per sbloccare questa situazione - afferma il segretario della Fim-Cisl, Umbria Claudio Bartolini - che aggiunge alla rabbia del rischio di perdere il posto di lavoro, pure la disperazione. Non si possono mettere in ginocchio così le famiglie dell'acciaieria».
«Per ora non ci muoviamo. Restiamo qui...». A parlare è Emilio Trotti, sindacalista della Fim-Cisl. L’occupazione ha di fatto interrotto il traffico sulla viabilità principale tra Terni e Perugia. I veicoli vengono ora deviati sulle strade secondarie.
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