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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2014 alle ore 14:13.

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“Non siamo in deflazione, ma non possiamo ignorarne il rischio concreto”. “Non si può non riconoscere che le condizioni critiche dell'area euro sono critiche”. Insomma, è arrivato il momento di spingere sulla crescita: la Banca d'Italia accelera sulla strada ‘svoltista', e il Governatore Ignazio Visco usa parole inequivocabili sul ‘che fare' in Europa e in Italia. Va bene, dice il timoniere di Via Nazionale, le azioni di consolidamento (particolare curioso: “proseguiranno” dirà più tardi il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, apparso su questo punto forse più cauto) “sono state inevitabili” ma ora “l'orientamento delle politiche di bilancio nazionali può essere calibrato in funzioni delle condizioni cicliche e vanno promesse azioni incisive a livello comunitario”.

Inutile, anzi dannoso, perseguire correzioni ulteriori attraverso quelli che Visco definisce “più ambiziosi obiettivi di bilancio che potrebbero aggravare quello stesso squilibrio che si cerca di contenere”. Già, ma come la mettiamo con le regole europee? Bankitalia sostiene che “se interpretate in modo non inutilmente restrittivo” presentano margini per non tradire la disciplina di bilancio e, insieme, per sostenere la crescita. Che va ricercata (messaggio diretto a Berlino, in particolare) con un'azione comune europea mettendo in campo “tutte le fonti di finanziamento: bilancio comunitario, Bei, investitori privati, gli stessi bilanci pubblici nazionali”. Come dire: il nuovo Presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, che ha promesso un piano di investimenti pubblici entro Natale per 300 miliardi, abbia coraggio fino in fondo.

E l'Italia? Visco conferma il sì all'impostazione del Governo Renzi: “il governo ha opportunamente deciso di rendere più graduale il processo di riequilibrio dei conti pubblici” per perseguire riforme volte a innalzare il potenziale di sviluppo del Paese. Ma non deve perdere un colpo. Bankitalia gli ricorda la “rapida definizione” di tutti gli aspetti della nuova strategia e l'altrettanto rapida “attuazione” dei singoli interventi.
twitter@guidogentili1

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