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Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2014 alle ore 16:16.
L'ultima modifica è del 03 novembre 2014 alle ore 19:51.

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Articoli, immagini, video, atti parlamentari, documenti di archivio e, naturalmente, i ventagli. «Il Ventaglio - Cronisti in Parlamento - Da Zanardelli ai social network» è il titolo della mostra che ripercorre 120 anni di storia italiana, raccontando anche come sono cambiati i rapporti fra stampa e politica, tra giornalismo e Palazzo.

Boldrini: importantissimo il ruolo della stampa parlamentare
«È importantissimo, proprio in questo momento - ha commentato il presidente della Camera, Laura Boldrini - il ruolo della stampa parlamentare che questa sia attenta, competente e capace». Boldrini ha sottolineato che «viviamo in un momento in cui tanti pensano di poter fare a meno dei corpi intermedi e c'è il rischio che i giornalisti possano essere considerati tali. Siamo consapevoli della tentazione che un parlamentare possa fare informazione da sé: esistono i social media, c'è Youtube e allora qualcuno si chiede: perchè devo rivolgermi ai giornalisti? Quello che mi interessa dire ai miei elettori lo dico da solo. Ma, così facendo, viene meno la terzietà dell'informazione. Quindi ritengo che, ancora più che in passato, il ruolo della stampa libera sia fondamentale per la democrazia».

Il primo ventaglietto di carta a Zanardelli
Il punto di partenza è una caldissima aula parlamentare avvolta dalla calura estiva nel corso di una lunga discussione sulla legge bancaria. È luglio 1893 e il presidente della Camera, Giuseppe Zanardelli, manifesta la sua invidia ai giornalisti seduti in Tribuna stampa: «Voi altri - disse - avete almeno un ventaglio che io vedo costantemente agitare!». Da quella battuta i cronisti decidono di regalare al presidente un «modesto ventaglietto di carta», come riferiscono le cronache dell'epoca, sul quale avevano apposte le loro firme.

L’usanza si è poui allargata al Senato e al Quirinale
Nasce così la cerimonia del Ventaglio, una tradizione che si ripete ogni anno, nella quale la stampa parlamentare consegna un ventaglio al presidente della Camera. Usanza che poi si è allargata al Senato e al Quirinale e che ora diventa anche occasione per una mostra. La rassegna, organizzata a Montecitorio dall'Associazione stampa parlamentare e dalla Camera dei deputati, aperta fino al 10 novembre, è stata inaugurata oggi dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, e dalla presidente dell'Associazione stampa parlamentare, Alessandra Sardoni.

I ventagli più celebri
Il ventaglio più celebre è forse quello offerto a Giovanni Marcora e ispirato alla vittoria in Libia (con lo stesso Marcora in divisa da garibaldino, in sella a un cammello). Poi ci sono quelli di antiquariato destinati a Nilde Jotti e a Oscar Luigi Scalfaro, primo Presidente della Repubblica a ricevere l'omaggio dalla Stampa parlamentare, fino ad arrivare a quelli realizzati negli ultimi anni dagli studenti dell'Accademia delle Belle Arti. Tra questi quello andato nel 2011 al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in coincidenza con il 150/mo anniversario della proclamazione dello Stato italiano.

Episodi delle cronache parlamentari nelle immagini dell’Istituto Luce
Ci sono anche le immagini dell'Archivio luce che raccontano dall'inizio del secolo scorso e arrivando ai nostri giorni, episodi delle cronache parlamentari, come ad esempio il discorso di Bettino Craxi su Tangentopoli. Un cammino lungo 120 anni, destinato in futuro ad arricchirsi con le nuove pagine che potranno essere scritte dai rapporti tra stampa e politica legati allo sviluppo delle nuove tecnologie, dai tweet agli sms. I documenti esposti scandiscono momenti della storia italiana, come lo scandalo della Banca Romana del 1893 e la crisi di fine secolo, l'intervento dell'Italia nella Prima guerra mondiale, l'assassinio di Giacomo Matteotti, l'affermarsi del fascismo come regime. Poi il periodo repubblicano con il referendum del 1946 e l'elaborazione della Carta costituzionale; le elezioni del 1948 e del 1953; il governo Tambroni e l'esperienza del centro-sinistra; il terrorismo; la crisi del 1992 e l'avvento del bipolarismo.

C’è anche l’ordine del giorno che segnò l’avvio dell’Aventino
Tra i materiali d'archivio la lettera di accompagnamento di Turati e l'ordine del giorno che segnò l'avvio della secessione aventiniana, del giugno 1924; la bozza del primo regolamento che disciplinava l'accesso dei giornalisti nella tribuna stampa di Montecitorio, del dicembre 1862 (a meno di due anni, quindi, dalla nascita dello Stato italiano); la lettera che alcuni giornalisti parlamentari inviarono nel dicembre del 1946 al presidente della Commissione per la Costituzione , Meuccio Ruini, a sostegno della richiesta avanzata da Palmiro Togliatti per far assistere i cronisti anche ai lavori della Commissione dei Settantacinque.

Info
«Il Ventaglio - Cronisti in Parlamento - Da Zanardelli ai social network»

Montecitorio, sala della Regina
Da lunedì 3 a lunedì 10 novembre
Orari. Tutti i giorni, tranne il sabato, dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso alle 17.30) Domenica 9 novembre dalle ore 10 alle ore 16 (ultimo ingresso alle 15.30)

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